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Basket serie A

La crescita di Momo Faye: «Voglio dare il massimo alla Unahotels»

Adriano Arati
La crescita di Momo Faye: «Voglio dare il massimo alla Unahotels»

Il centro biancorosso classe 2005 è tra i migliori dell’esordio della Pallacanestro Reggiana: «Migliorare resta il mio obiettivo»

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Reggio Emilia «Sono contento del mio inizio ma devo continuare a migliorare, non posso certo fermarmi».

Fa professione di umiltà Momo Faye, centro della Unahotels reduce dal record di rimbalzi nella breve carriera da professionista. I 14 tirati giù con Treviso sono il massimo sinora, e la seconda miglior prestazione stagionale in assoluto, e sono stati conditi da 3 stoppate. A oggi, Faye è il terzo rimbalzista (9 di media) e secondo stoppatore della serie A, con 2. 7.

Soddisfatto della partenza?

«Molto, sono contento di quello che riesco a dare alla squadra e soprattutto di poter aiutare a vincere, siamo partiti bene, abbiamo giocato in coppa e anche quella è stata un’emozione».

Adesso parte dalla panchina, assieme a Smith. Per lei cambia qualcosa?

«Sinceramente no, a me interessa fare il massimo con intensità e grinta quando sono in campo, e farlo dall’inizio o in corsa è uguale».

Ha parlato di intensità. Quest’anno è più costante, ha meno cali di intensità, no?

«Sono il più giovane e quindi penso sia giusto che io metta tutta l’energia che ho, che provi a aumentare l’intensità e la fisicità quando sono in campo, cerco di mantenere sempre la concentrazione».

Un altro aspetto in cui è migliorato parecchio sono le stoppate. Non tanto nella verticalità, ma nei tempi. Ci ha lavorato in estate?

«Sì, è uno dei tanti aspetti su cui devo crescere e su cui ho cercato di concentrarmi. Parlo delle letture, del capire quando sia il momento giusto per intervenire e per aiutare i miei compagni».

A proposito di crescita, sempre più spesso usa anche la sinistra per chiudere in area. Anche su questo si è allenato?

«Mi sono allenato in estate e continuo ad allenarmi tutti i giorni, anche adesso. Sto lavorando sui ganci e sui movimenti con entrambe le mani, possono essere molto utili per concludere in area, soprattutto in Italia dove ci sono delle difese molto aggressive, che raddoppiano tanto. Se riesco a chiudere con entrambe le mani posso essere più pericoloso e finalizzare comunque, come ho detto in Italia c’è un campionato con grande qualità e con difese attente, che mettono pressione e aggrediscono».

A proposito di conclusioni, vediamo sempre più spesso sue schiacciate al volo su passaggi di Winston. Come va l’affiatamento?

«Sempre meglio, lui è molto bravo a mettermi dei palloni efficaci. Ed è importante, noi siamo spesso coinvolti nei giochi a due, col mio blocco, e io devo essere bravo a finalizzare».

E quelle schiacciate scaldano pure i tifosi. ..

«Il pubblico del Bigi è sempre caldo ed è sempre carico, quando faccio queste schiacciate vedo che apprezza, ci carichiamo tutti ed è davvero molto bello».

Come si sta trovando a far coppia sotto canestro con Stephane Gombauld?

«Molto bene, credo che le nostre caratteristiche si abbinino bene, e abbiamo una grande sintonia».

Domani giocate in coppa, in Ungheria. Contento dell’esperienza in Bcl?

«L’esordio con Vilnius per me è stata una grande emozione, giocare le coppe era uno dei miei obiettivi, poi abbiamo battuto i campioni di Lituania».

Al ritorno in Italia andrete a Trieste, imbattuta e con lunghi esperti. Altra tappa scomoda?

«I nostri avversari stanno giocando molto bene, sono una squadra con grande talento, adesso penso al prossimo impegno e a far bene, in tutte le partite c’è bisogno del mio contributo e cerco di darlo».