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Anche Viali si aspetta risposte «Il match contro il Frosinone conta davvero»

Cristiana Filippini
Anche Viali si aspetta risposte «Il match contro il Frosinone conta davvero»

Per il tecnico della Reggiana «sarà importante continuare con la nostra idea di calcio per cercare di fare una grande prestazione».

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Reggio Emilia «Alla fine la differenza tra noi e i nostri avversari è tutta in una partita: che noi abbiamo vinto e loro hanno perso». Mister Willian Viali fotografa così il match di oggi contro il Frosinone.

Ma prima di tutto ci sono da fare i conti con l’infermeria che non ne vuole sapere di svuotarsi.

«Oltre a Gondo e Sampirisi - spiega il tecnico granata - mancherà anche Rozzio mentre Reinhart ha avuto un problema in settimana. Si è allenato solo ieri e deve essere valutato».

L’assenza del capitano può portare a cambiare l’assetto difensivo: a 4 o a 3?

«Non è una questione di numeri. Sarà invece importante continuare con la nostra idea di calcio per cercare di fare una grande prestazione».

Davanti avrete un Frosinone inguaiato: ma è davvero questo?

«Faccio un esempio: due anni fa il Venezia era ultimo poi è arrivato ai play off e l’anno scorso la Sampdoria ha fatto più o meno lo stesso cammino. La cosa che mi fa “arrabbiare” è che da una parte sembra la partita della vita e dalla nostra una passeggiata. Tra noi e loro c’è una gara di differenza che noi abbiamo vinto e loro perso. Questo per dire che una partita sposta il mondo. Quindi mi aspetto che la mia squadra oggi abbia la consapevolezza che questo partita può cambiare tutto il percorso».

E qui si arriva al problema della stitichezza offensiva. Come uscirne?

«Va migliorato il rapporto tra occasioni create e gol fatti. Quindi essere molto più precisi negli ultimi venti metri e quasi perfetti in area».

Una maggiore precisione in area che sarà necessaria anche per ritrovare la vittoria tra le mura amiche.

«È chiaro che vincere davanti al proprio pubblico da una soddisfazione maggiore perché la puoi condividere con i tuoi tifosi».

Sentite la pressione, o comunque un’attesa particolare?

«Noi la pressione l’abbiamo avuta dalla prima gara a Genova in Coppa Italia. Perché quando si indossa questa maglia ogni partita hai una grossa responsabilità. E la pressione è la benzina di questo mestiere».

Viste le assenze da entrambe le parti e le previsioni meteo non proprio clementi, può essere una partita più di temperamento che di tattica?

«Siamo pronti a tutto, ma credo che il risultato sia sempre determinato dall’atteggiamento. Fango, tempesta, campo asciutto o 40 gradi: contano atteggiamento e determinazione».

A fronte di alcune assenze ci sono anche i rientri in rosa di Pettinari e Kabashi: a che punto sono?

«Intanto ci tengo a dire che entrambi hanno lavorato benissimo come se niente fosse. Kabashi è rientrato in campo da pochi giorni e l’ultima presenza era stata in precampionato mentre Pettinari ha fatto un discreto precampionato. Detto questo: Pettinari è convocato mentre per Kabashi è ancora presto».

Dopo questa gara contro il Frosinone vi aspetta un mini ciclo di tre gare in pochi giorni. Le scelte di oggi potrebbero essere condizionate da questo?

«No, perché una partita sposta equilibri e classifiche. Non si può regalare nulla a nessuno». 

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