Peppe Poeta si gode Brescia: «Ma con la Unahotels sarà dura»
L’ex biancorosso oggi è il coach della prossima avversaria di Reggio
Reggio Emilia «Con Reggio sarà una partita molto dura, dovremo eseguire al meglio contro la loro difesa e cercare di correre, per evitare che ci strangolino con la loro pressione». È pronto a una partita complessa Peppe Poeta, ex playmaker di Pallacanestro Reggiana e oggi allenatore della prossima rivale della Unahotels, la Germani Brescia in scena domani alle 21 al pala Bigi.
Che Reggio si aspetta?
«La squadra di Priftis ha un’identità chiara anche se ha cambiato molto, è ben allenata, ha una difesa che le ha fatto vincere partite e un attacco con tanto talento guardie. Ha molti elementi esperti, italiani duri e gente che sa fare le giocate giuste nei momenti caldi».
Che gara sarà, allora?
«Una gara dura, Reggio non ci farà far nulla con facilità, dovremo eseguire bene in attacco, altrimenti con la loro pressione sui palleggiatori e la loro aggressività potrebbero strangolarci. E dovremo correre quando potremo, è una cosa che ci viene bene».
In difesa, invece?
«Dovremo limitare le loro guardie, Barford e Smith sono elementi di assoluta qualità che possono cambiare le partite in ogni momento, li conosco bene...».
Davvero?
«Con Barford ho giocato a Cremona, Smith l’ho sempre adorato giocandoci contro, ha una classe pazzesca».
Di Winston che dice?
«Un talento assoluto, penso sia una delle guardie più interessanti del campionato. Poi c’è Faye, in rampa di lancio...».
Che contro di voi troverà il miglior centro puro del campionato, Bilan. Un bel duello?
«Di sicuro. Faye ha già fatto bene l’anno scorso e in questa stagione sembra essere partito ancora meglio, ha un grande impatto sul sistema Reggio, in attacco e in difesa. E il futuro è tutto suo. Con Bilan troverà un rivale forte, certo».
Lei ha conosciuto il pala Bigi. Il pubblico potrà incidere?
«Il Palazzo si fa sentire, anche per questo la partita sarà molto dura, ho la fortuna di avere tanti veterani che lo sanno e lo stanno dicendo tra loro. E Reggio viene da 3 vittorie di fila in campionato, ha entusiasmo. Anche voi siete partiti benissimo, per risultati e gioco».
È contento?
«Certo, siamo partiti bene e non era scontato, dopo aver cambiato 6 giocatori e l’allenatore. Il merito è del gruppo, da due mesi lavora al massimo e i ragazzi hanno già trovato una bella chimica tra di loro, che ci sta portando a giocare una pallacanestro bella e coinvolgente, con protagonisti diversi».
Squadra nuova ma esperta, giusto?
Quasi tutti i giocatori nuovi avevano già giocato in Italia. Nel costruire la squadra volevamo creare una formazione magari un po’ più corta rispetto al passato ma con elementi rodati, abbiamo evitato scommesse e debuttanti».
Meglio l’usato sicuro?
«Siamo andati su giocatori che conoscessero già l’Europa e possibilmente l’Italia, e che si adattassero all’asse Della Valle-Bilan».
Per ora macinate gioco e punti. Ne fate 98 di media, primi in serie A. È la vostra forza?
«Per adesso ci godiamo l’attacco ma sappiamo che non potremo dipendere sempre da quello, ci saranno serate di minor fluidità e dobbiamo crescere nella nostra metà campo difensiva. Per ora lo abbiamo fatto a sprazzi, con Sassari e Milano, dovremo essere più costanti».
E Peppe Poeta come si trova? Come vive la prima esperienza da primo allenatore?
«Sono stati due mesi pieni di emozioni e di prime volte, il primo allenamento, la prima amichevole, la prima gara in casa, la prima in campionato. Mi piace molto, mi diverto con un gruppo che è un piacere allenare, e con un grande staff».
Esordiente ma dopo due anni in Eurolega a Milano e in Nazionale. Hanno aiutato?
Lo hanno fatto clamorosamente, mi sono serviti per cambiare tantissimo le mie visioni. Oggi sono il frutto della mia esperienza da giocatore e dei due anni da assistente a un livello così alto, con così tanti impegni. È stata una formazione a 360 gradi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA