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Reggiana-Cosenza, per i granata è già scontro salvezza

Wainer Magnani
Reggiana-Cosenza, per i granata è già scontro salvezza

In campo stasera alle 20.30 allo stadio Città del Tricolore per risollevarsi dopo la dolorosa sconfitta con il Palermo

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Reggio Emilia Occorre lasciarsi alle spalle l’amara sconfitta di Palermo e pensare alla sfida in agenda alle 20.30 di questa contro il Cosenza: un match che avrà un peso specifico fondamentale per il prosieguo del campionato. È infatti uno scontro salvezza di quelli che valgono doppio e la Reggiana non può fallire. Il Cosenza sul campo ha conquistato un solo punto in meno dei granata (11 contro 12) dato che ha subito una penalizzazione di 4 punti. I calabresi hanno subito gli stessi gol (10) e segnato solo una rete in meno (8) il che significa che la formazione di Max Alvini ha valori che si avvicinano alla squadra di Viali. Sarebbe un grave errore pensare il contrario. Questa è una premessa indispensabile perché se stasera la Reggiana vuole ipotizzare un risultato positivo dovrà scendere in campo con la grinta e determinazione mostrata contro il Frosinone. È un presupposto indispensabile. C’è di più: è vero che il Cosenza ha vinto solo due partite e l’ultimo successo è datato 15 settembre quando al “Marulla” piegò la Sampdoria, ma è anche vero che ha perso solo tre gare e pareggiate ben cinque, di cui tre nelle ultime cinque partite.

II Cosenza ha strappato un punto a Palermo, Bari e Cittadella, superando squadre di valore come Sampdoria e Cremonese. È quindi un avversario tosto, che non molla mai e parecchio aggressivo, tanto che nelle ultime due partite ha subito due espulsioni, pur concludendo la partita in parità. Il Cosenza si identifica alla perfezione con lo spirito di un “rigenerato” mister Alvini. Questo per sottolineare ancora una volta che servirà la miglior Reggiana per avere la meglio su questo Cosenza. Ci sono poi i risvolti sentimentali, a iniziare dai tanti ex della partita in casa granata: dal tecnico Viali a tutto il suo staff, ai giocatori Marras, Meroni e Fontanarosa come lo stesso ds Pizzimenti e il preparatore Bizzarri. Sarà certamente una partita emozionante per il presidente Carmelo Salerno che proprio a Cosenza ha “debuttato” come massimo dirigente della Reggiana, così come i tifosi granata accoglieranno con un applauso l’ex tecnico Max Alvini che per la prima volta tornerà al Città del Tricolore da avversario. Nelle fila del Cosenza ci sono alcuni ex come Gyamfi e Mazzocchi (Hristov è squalificato) che però non hanno lasciato il segno, anzi hanno accompagnato la Reggiana in serie C.

Affiorerà nei tifosi granata anche il ricordo di quel 4 a 0 del 19 aprile con la Reggiana che incassò una scoppola terribile ma che pure segnò la riscossa dei granata anche grazie al discorso che gli ultrà granata, a fine partita, fecero ai giocatori, staff e dirigenti. Una pagina sportiva dolorosa ma significativa. Stasera è l’occasione ideale per voltare definitivamente pagina. La Reggiana ha bisogno di muovere la classifica alla luce di una graduatoria molto compressa dove, dal quartultimo posto occupato dal Modena a 10 punti, al decimo posto del Bari, ci sono solo due punti di distacco. Il che significa che conquistare uno o tre punti può fare una grande differenza. La Reggiana ha la necessità anche di trovare una continuità di risultati, perché è vero che la squadra di Viali non ha la “Pareggiana” di Nesta (alla decima giornata aveva un punto in meno) ma stare sull’ottovolante è sempre molto pericoloso e umorale. È anche una questione di autostima per fare in modo che il Città del Tricolore si trasformi realmente nel fortino granata. La convinzione è che questa Reggiana, rispetto allo scorso anno, sia una squadra che si esalta maggiormente tra le mura amiche rispetto a compiere grandi imprese in trasferta. Un motivo in più stasera per tentare di far bottino pieno, poiché siamo alla vigilia di un’altra trasferta complicata che si giocherà sabato al San Nicola contro il Bari. Come si usa dire: meglio mettere del fieno in cascina. l © RIPRODUZIONE RISERVATA