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L’intervista

Reggiana-Catanzaro, mister Viali: «Che rabbia questo pareggio: ho visto la paura di vincere»

Cristiana Filippini
Reggiana-Catanzaro, mister Viali: «Che rabbia questo pareggio: ho visto la paura di vincere»

L’allenatore non è soddisfatto «Siamo partiti forte, dopo il 2-1 è venuto il panico»

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Reggio Emilia «È un pareggio che mi fa. .. incazzare». Non usa mezzi termini William Viali per commentare il 2-2 maturato ieri contro il Catanzaro. E spiega i motivi. «Riusciamo a cambiare le prestazioni da un momento all’altro in maniera netta. Ci può stare – prosegue Viali – perché abbiamo incontrato una squadra molto qualitativa e non è il risultato finale che contesto».

Eppure l’inizio era stato più che incoraggiante.

«La partita l’avevamo in mano, è stata una delle partite dove abbiamo creato di più e poi all’improvviso regaliamo il gol agli avversari». 

A quel punto che succede?

«Anziché continuare a giocare, cambia l’atteggiamento. Poi se gli altri sono bravi e costruiscono tanto di cappello, ma non così».

La sensazione dalla panchina quale è stata?

«Ho percepito panico. E in una partita fatta benissimo un episodio non può condizionare così una prestazione. Per assurdo preferisco prendere gol in contropiede».

Poi arriva anche il secondo gol.

«Sembrava quasi che la squadra si fosse tolta un peso e da quel momento costruiamo quattro palle gol. Come se la squadra avesse avuto paura di vincere e dopo il pareggio, una volta tolto quel “peso”, ricominciamo a costruire gioco e occasioni. È un aspetto psicologico sul quale dobbiamo lavorare».

Perché si continua con gli stessi errori?

«Il percorso che stiamo facendo ci deve aiutare a capire le cose che facciamo bene e quelle che facciamo meno bene. Sono disposto ad accettare la sconfitta contro il Cosenza perché di fatto il primo tempo non c’eravamo. Ma una prestazione come quella di ieri nel primo tempo, non possiamo smettere di giocare per un gol subito. Non dovevamo avere il braccino corto».

Ha parlato di paura di vincere, ma in realtà dovrebbe essere l’esatto contrario.

«Una squadra deve avere paura di perdere, soprattutto una squadra che si deve salvare. Ogni palla è la vita, è oro. Invece è successo esattamente il contrario».

L’uscita di Rozzio per infortunio può aver destabilizzato tutto il reparto?

«Al di là dello shock per il probabile grave infortunio del capitano, è uscito probabilmente il giocatore più carismatico della nostra squadra».

Quindi parliamo di due punti persi o di un punto guadagnato?

«Per una squadra che si deve salvare ogni punto è vitale. Ma è logico che non posso essere soddisfatto». l © RIPRODUZIONE RISERVATA