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Arianna Casoli prima donna in gara alla Nascar Brazil: «Vorrei essere un esempio per le nuove generazioni»

Arianna Casoli prima donna in gara alla Nascar Brazil: «Vorrei essere un esempio per le nuove generazioni»

Lady Nascar è anche mamma: «A 40 anni spesso le donne rinunciano alla possibilità di realizzare i propri sogni: non fatelo, sognate sempre»

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Reggio Emilia La driver reggiana Arianna Casoli si appresta a scrivere un’altra pagina storica per l’automobilismo reggiano, in quanto da venerdì 15 novembre sarà la prima donna a partecipare a una prova della serie Nascar Brazil, disputando l’ultimo round della stagione a Curvelo, nello Stato del Minas Gerais. Si gareggerà sul primo tracciato carioca al 100% ovale, che sarà inaugurato proprio in questa occasione.

“Lady Nascar”, così è conosciuta Arianna Casoli nell’ambiente automobilistico, nella stagione appena terminata all’Arena Oschersleben, autodromo vicino a Magdeburgo capitale del Land Sassonia, ha stabilito il record di 100 gare nell’EuroNascar. Il debutto sulle storiche vetture americane avvenne nel lontano 2016 a Valencia, in una carriera ricca di soddisfazioni con la conquista di cinque titoli Lady Trophy e un titolo Legend Trophy (Over 40). In Brasile, la Casoli gareggerà con la Chevrolet Cruze numero 14, suo numero anche nella serie continentale, coronando il suo sogno nel cassetto che era quello di partecipare ad altre gare Internazionali del circuito Nascar.

Il Brasile poi ha un sapore particolare per Arianna, in quanto nello stato sudamericano si è affinata la carriera professionale del padre, che è stato anche negli anni Ottanta apprezzato direttore sportivo della squadra Alfa Romeo di Formula 1. «Apprendere e progradire – sottolinea Arianna Casoli - è stata la formula giusta per gareggiare nella Nascar che certamente non è una tipologia di gare semplice; il bilancio ad oggi è molto positivo, nonostante la necessità di una preparazione fisica, mentale e organizzativa piuttosto impegnativa, dato che sono anche mamma». «Vorrei essere un esempio per le nuove generazioni, a partire dalle ragazze più giovani, ma soprattutto per le donne che, a partire dai 40 anni, spesso rinunciano alla possibilità di realizzare i propri sogni; non abbandonate i vostri sogni, sognate sempre» tiene a dire la campionessa reggiana. A.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA