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Mantova-Reggiana, le pagelle: Libutti in giornata di grazia

Cristiana Filippini
Mantova-Reggiana, le pagelle: Libutti in giornata di grazia

I giudizi della Gazzetta di Reggio. Maggio entra e firma un capolavoro

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8 LIBUTTI IL MIGLIORE. Una prestazione da stroppicciarsi gli occhi. Il Libu disputa la miglior gara da quando veste il granata. Bene anzi benissimo dietro dove respinge tutti i tentativi dei lombardi e quando si fa vedere in avanti non sono mai giocate banali. Al 22’ del secondo tempo Festa gli nega la gioia del gol. Peccato perché sarebbe stato il giusto premio ad una gara mostruosa. 

7 BARDI. Il primo pericolo arriva da da Meroni dopo 14 minuti e l’ultimo arriva nei minuti di recupero quando è costretto a deviare un velenoso tiro cross dalla sinistra. Nei restanti minuti è spettatore non pagante. Per fortuna non era una giornata troppo fredda: e dire che ha giocato con la febbre.

7  SAMPIRISI. Dalle sue parti gravita Mancuso. Verrebbe da dire Mancuso chi? Disputa una gara praticamente senza errori e passare da quelle parti è quasi impossibile. Lasciato l’infortunio alle spalle è diventato un baluardo insuperabile.

7,5   MERONI. Mensah è un attaccante che fa ombra e non solo. Ne esce un duello tutto muscoli che ala fine vede il difensore granata vincere la sfida. Un monumento. Un solo errore al 14’del primo tempo: un retropassaggio per Bardi che è costretto a rimediare in angolo. Ma con una prestazione così lo si può perdonare.

7   LUCCHESI. Partita generosissima. Non sbaglia praticamente nulla e gioca da veterano. Gioca d’anticipo e spazza quando serve. Esce stremato. (Dal 42 st NAHOUNOU sv).

7   IGNACCHITI. Ammonito al minuto 31 del primo tempo: diffidato salterà la gara contro il Bari alla ripresa. È l’unico neo in una gara di qualità e sostanza. Padrone assoluto della sua zona del campo.

7   REINHART. È un piacere vederlo giocare. Smista, anticipa e non spreca un solo pallone. Ormai è entrato alla perfezione nei meccanismi che gli chiede il tecnico. Perno insostituibile del centrocampo granata. (Dal 44 st STULAC sv).

7   SERSANTI. Dieci minuti: ruba palla nella propria metà campo, corre palla al piede e dal limite dell’area lascia partire un sinistro che si infila nell’angolino alla destra di Festa. Perde solo un pallone, che poi recupera. Continuiamo a chiederci trovi la forza per rincorrere gli avversari fino alla fine.

7   VERGARA. Ricomincia da dove aveva finito: con corsa e qualità. Il suo sinistro al 19’ del primo tempo trova Cella a respingere sulla linea. Ci riprova dopo dieci minuti e questa volta trova Festa pronto alla respinta. Cerca con insistenza la porta avversaria ma non sempre la precisione è quella giusta. (Dal 23 st MARRAS 6,5. Finalmente cerca la porta: tiro di poco alto. E quando gli capita un altro pallone delizioso cerca il compagno anziché la conclusione in porta).

6,5   PORTANOVA. Ogni tanto si innamora del pallone. Peccato per quel passaggio in area servito da Vergara che meritava miglior sorte. Ogni volta che parte palla al piede da sempre l’impressione di poter fare cose interessanti, ma non sempre gli riescono.

8   MAGGIO. Chapeau. Entra al 23’ della ripresa. Controlla di classe uno spiovente, vede Festa fuori dai pali e lo beffa con un tiro da distanza siderale.

6,5   GONDO. Si fa il solito “mazzo” al servizio della squadra. E al 19’ del primo tempo subisce un fallo che meritava il calcio di rigore. Che dire di quel tiro al 43’ del primo tempo spedito alto? Peccato perché sarebbe stata la giusta ricompensa per una gara tutta generosità. (Dal 23’ st VIDO 6,5. Sul fondo di nulla il primo pallone toccato. E al 37’ spara alle stelle da ottima posizione) .