Il bilancio della Reggiana 2023-2024: il passivo resta sotto i 400mila euro
Ricavi per 18 milioni: nove derivano da biglietti, abbonamenti e sponsor
Reggio Emilia Approvato dai soci il 28 ottobre scorso, il bilancio al 30 giugno 2024 della società AC Reggiana 1919 Srl evidenzia ancora una volta come sia forte il legame che il territorio ha costruito con la squadra di calcio della propria città.
Il tesoro? La categoria
La comunità, attraverso sponsorizzazioni, abbonamenti ed acquisto di biglietti ai botteghini, ha generato per la società incassi pari a circa 9 milioni di euro, ovvero il 50% dei costi che i soci si devono sobbarcare per cercare di mantenere la squadra competitiva nel campionato di Serie B.
Il totale dei ricavi generati è di 18. 622. 301 euro, raddoppiati rispetto all’anno precedente; essendo completamente assenti i ricavi da trading player, ad eccezione di 340mila euro circa, ovvero il 2% delle entrate, è fondamentale il mantenimento della categoria, che introita nelle casse societarie circa otto milioni e 600mila euro di contributi federali.
Fondamentale è stato anche l’apporto di liquidità della proprietà, pari a due milioni novecentomila euro avvenuto tramite contratti di sponsorizzazione che la società ha stipulato con Immergas Spa, Safim Srl e Fico Trade Srl.
Il ruolo dei soci
Quest’anno i soci – Romano Amadei, patron con il 65,03% delle quote, Carmelo Salerno con il 29, 76% delle quote e Giuseppe Fico (5, 21%) – hanno deciso di utilizzare liquidità presente sui conti correnti delle proprie aziende invece che attingere a risorse personali.
La quota abbonati è stata di 1.052. 992 euro, la biglietteria ha incassato 904. 331 dal campionato, circa 87mila euro dalla Coppa Italia per un totale di 2. 054. 846 euro.
Il bilancio 2024 si è chiuso in perdita per 368mila euro per effetto di imposte pagate pari a 425mila euro; al netto della fiscalità il bilancio avrebbe chiuso praticamente in pareggio.
Il presidente granata Carmelo Salerno in alcune uscite pubbliche ha sempre parlato di sostenibilità applicata alla gestione di una società di calcio e i dati ufficiali di bilancio vanno in questa direzione . «I dati dello stato patrimoniale – si legge nella relazione che accompagna il bilancio d’esercizio – fotografano la situazione di un’azienda in salute con una buona struttura finanziaria»,
Equilibrio
Uno di questi dati è quello del patrimonio netto che nell’esercizio chiuso al 30 giugno dello scorso anno, ammonta a 973.437 euro, in aumento rispetto all’anno precedente di oltre Euro 555mila euro.
Sotto le passività spicca l’indebitamento verso l’erario che rappresenta oltre il 38% del passivo della società granata. Nei debiti tributari trovano collocazione oltre alle passività correnti (Iva, ritenute Irpef e debito Irap di fine esercizio) anche i debiti oggetto della rateizzazione concessa dal cosiddetto decreto “Salva-calcio” che ha permesso di spalmare in 60 rate i tributi sospesi nell’anno 2022 a causa delle ripercussioni della pandemia sui bilanci delle società sportive.
Il pagamento rateale sta proseguendo regolarmente alle scadenze prefissate ed anche le scadenze ordinarie sono onorate nei termini. E questo permette oggi alla Reggiana di poter contare su disponibilità liquide per oltre 2 milioni di euro.
Stipendi e stadio
La principale voce di costo è sempre quella del personale che ammonta a 11 milioni di euro che tiene conto solamente dei salari; tanti altri costi sono legati alla gestione dei calciatori, soprattutto della prima squadra, come vitto ed alloggio ed anche i costi di intermediazione, che ammontano a circa un milione e mezzo di euro.
L’utilizzo dello stadio costa alla società un milione e 311mila euro fra costi per servizio biglietteria e controllo accessi e affitto riconosciuto alla proprietà Mapei Stadium, ovvero 438. 699 euro. Il costo dell’iscrizione al campionato di serie B ammonta ad 408mila euro mentre l’organizzazione delle gare costa 143mila euro. Lo scorso anno la società ha speso 125mila euro per acquisto temporaneo di giocatori, 300mila euro per acquisto definitivo di giocatori, ovvero Gondo, altri oneri da trasferimento giocatori per 411mila euro e incassato 373mila euro di valorizzazione giocatori, mentre ha pagato premi passivi di valorizzazione giocatori per 395mila euro e corrisposto 422mila euro come compensi e rimborsi spese a terzi.
Alla chiusura del bilancio 2024 la società presenta debiti per cinque milioni 700mila euro, una cifra in linea con quelli dell’anno precedente; questa massa debitoria è sostenibile in serie B, mentre diventerebbe di difficile gestione in caso di retrocessione in C. L’attivo è pari a cinque milioni e 300mila euro e le voci più rilevanti sono costituite dai crediti esigibili verso clienti pari a 2 milioni 600mila euro.