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Salernitana-Reggiana, esame di maturità per la Regìa sul campo dell’ultima in classifica

Wainer Magnani
Salernitana-Reggiana, esame di maturità per la Regìa sul campo dell’ultima in classifica

Inizio ore 15. La parola d’ordine per gli uomini di mister Viali deve essere continuità

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Reggio Emilia La Reggiana scende in campo alle 15 allo stadio Arechi di Salerno con una parola d’ordine da seguire: continuità. I granata sono in striscia positiva di tre partite, nelle quali hanno racimolato sette punti che hanno dato un volto nuovo alla classifica. Più in generale se si fissa il match con Cesena il punto di svolta tattico e di atteggiamento della Reggiana, allora si può dire che solo a Cittadella i granata sono precipitati in una sorta di “buco nero”, mentre nelle altre partite, seppure sia arrivata una sconfitti come con il Sassuolo e con il Modena, sono sempre stati in partita. È questa differenza nell’approccio che ha fatto la differenza e ha dato continuità. Ora si può dire che la squadra di Viali ha un’anima, una diversa sicurezza nell’affrontare le partite, un’identità di gioco che sfrutta la velocità e l’aggressività dei suoi interpreti. È un ritornello che era stato ripetuto in avvio di campionato prima di precipitare nel limbo. Lo stesso concetto di continuità si può esprimere in termini di punti: nelle ultime 8 partite i granata hanno conquistato 11 punti frutto di tre vittorie (Cremonese, Juve Stabia, Mantova) , due pareggi (Cesena, Bari) e tre sconfitte, quelle rimediate con Sassuolo, Modena e Cittadella.

È quindi una Reggiana che negli ultimi due mesi ha ritrovato una identità di gioco figlia di una diversa compattezza e anche modo di interpretare le partite. Oggi contro la Salernitana, la squadra di Viali dovrà fare i conti con un ostacolo in più, oltre al valore dell’avversario, vale a dire il fattore ambientale. La Salernitana ha puntato tutto sulla sfida contro la Reggiana per iniziare la sua rimonta. La squadra del neo-allenatore Roberto Breda ha indicato nella partita odierna l’occasione per la svolta, il che fa capire quali saranno le attese e gli entusiasmi, almeno iniziali, che accompagneranno la Salernitana. Lo stadio Arechi sarà una bolgia e il pubblico il dodicesimo uomo in campo: perciò la Reggiana dovrà dare una prova di maturità e dovrà essere in grado di non sbandare alla prima difficoltà o sull’onda della spinta dell’avversario. C’è un vecchio detto campano che il tecnico Franco Varrella amava ripetere: “Quando sei martello picchia, quando sei incudine stai”. Tradotto in termini calcistici significa che quando la Salernitana esprimerà il massimo sforzo offensivo i granata dovranno serrare le fila, stringere i denti e reggere l’onda d’urto. Superata questa fase sarà la Salernitana ad accusare il colpo ed è in quel momento che toccherà alla Reggiana esprimere le tutte le sue potenzialità offensive e colpire duro. Rimanere in partita significa proprio questo: mantenere l’incontro aperto a un risultato positivo. Del resto i numeri indicano come la Salernitana sia una squadra che, soprattutto dopo l’arrivo di Cerri e Raimondo, ha aumentato le sue potenzialità offensive ma a livello difensivo concede sempre qualcosa, vedi i 31 gol incassati.

Lo dimostra il fatto che solo tre volte (nelle gare con Catanzaro, Palermo e Brescia) il portiere Sepe è rimasto imbattuto. L’organizzazione difensiva è sempre stata un punto debole della Salernitana, oltre alla poca concretezza offensiva che, però, il nuovo direttore sportivo Marco Valentini (un ex che per la prima volta affronterà i granata da avversario) ha cercato di sopperire con gli innesti di questo mercato di gennaio. Non va nemmeno trascurato che all’Arechi si gioca un delicato scontro salvezza, delicato soprattutto per la Salernitana, ultima in classifica. Il che significa che la Reggiana ha due risultati su tre a favore, perché anche il pareggio è utile per mantenere il vantaggio di sette punti. Sarà una partita speciale per Cedric Gondo, il grande ex che con la maglia della Salernitana ha militato per tre stagioni, tra serie B e serie A con un bottino di 6 reti nelle sue stagioni in Cadetteria e il suo primo e unico gol nella massima serie contro il Veronal © RIPRODUZIONE RISERVATA