Reggiana-Palermo, per la Regìa l’imperativo è fare punti
Alle 15 arrivano allo stadio Città del Tricolore i siciliani
Reggio Emilia Dopo le buone prestazioni e il giusto atteggiamento, oggi (ore 15) la Reggiana è chiamata a ritrovare la vittoria contro il Palermo. Un successo che manca al Città del Tricolore da un mese (ultimo acuto il 26 dicembre contro la Juve Stabia) e che lo impone una classifica dove le dirette concorrenti per la salvezza stanno aumentando il passo, vedi la vittoria del Sudtirol. Il margine di vantaggio dalla zona pericolosa si è ridotto e solo una vittoria potrebbe far compiere alla Reggiana un deciso balzo in avanti o comunque rimanere nel gruppone.
L'appuntamento col Palermo è la giusta occasione poiché i granata hanno dimostrato di essere decisamente in crescita e mentalizzati anche se le ultime prestazioni non sono state accompagnate da risultati positivi per episodi dovuti ad errori dei granata ma anche e soprattutto per i torti arbitrali subiti. Basta torti arbitrali Si torna al Città del Tricolore e i tifosi confidano che la Reggiana sia rispettata dall'arbitro Marchetti e dai varisti Di Paolo e Pagnotta per cancellare un alone di diffidenza e di sospetti che hanno accompagnato la Reggiana negli ultimi mesi. Sette episodi decisivi nelle ultime nove partite di campionato sono troppi per fare finta di niente. Ecco perché oggi il risultato deve scaturire dal campo e non dalla moviola, da ciò che determineranno le due squadre sul rettangolo di gioco e non da interpretazioni regolamentari, spesso soggettive. I tifosi chiedono rispetto. Ciò che è successo col Bari con tanto di partita sospesa dall'arbitro Prontera è una ferita ancora aperta. Oggi i tifosi granata si approcceranno alla partita con l'assoluta volontà di sostenere e spingere la Reggiana verso la vittoria ma non sono disposti a sopportare altri torti arbitrali. È una premessa doverosa che va tenuta nella giusta considerazione per non incattivire gli animi. Nell'ambiente granata c'è molta fiducia e ottimismo nei confronti della Reggiana anche se l'avversario è di tutto rispetto. Il Palermo ha un organico di valore e il club nutre ancora ambizioni da serie A. Pur vincendo le ultime due partite Brunori e compagni non hanno mai convinto fino in fondo e questo lascia pensare che sia un avversario alla portata della Reggiana. Giustamente il tecnico Viali ha rimarcato che le squadre forti sono quelle che vincono le partite anche se non esprimono un calcio scintillante ma alla resa dei conti è l'atteggiamento a fare la differenza. Se i granata avranno più fame di vittoria degli avversari avranno maggiori chance di successo. Gli episodi fortunati sono figli di un soffio di vento ma non durano quanto un temporale. Questa Reggiana ha raggiunto la giusta maturità, compattezza e pericolosità per poter affrontare un Palermo che sogna ancora un posto nella massima serie, come dimostrano i possibili rinforzi di Pohjanpalo e del reggiano Giangiacomo Magnani. Pressing totale La tattica dei granata è semplice: mettere pressione a Ranocchia e compagni per sminuire quelle che sono le loro doti di palleggio. Un avversario che se aggredito va in difficoltà. Bardi e compagni non possono allo stesso tempo permettersi errori perché Brunori e soprattutto Le Douaron (quattro gol nelle ultime cinque partite) sono attaccanti spietati in area di rigore. La Reggiana non ha precedenti favorevoli contro il Palermo dato che l'ultima vittoria casalinga è datata 22 dicembre 1991, vale a dire 34 anni fa. Per la legge dei grandi numeri è l'occasione giusta per invertire la rotta. Il tecnico Viali ha un solo dubbio legato alla sostituzione dello squalificato Ignacchiti e potrebbe essere il neo acquisto Kumi il favorito rispetto a Kabashi. In difesa rientra Lucchesi e in attacco si annuncia la staffetta Gondo-Vido.l © RIPRODUZIONE RISERVATA