Unahotels a Tenerife: la prima gara del Round of 16 di Champions League
Scatta oggi la terza fase del torneo che vedrà i reggiani impegnati in altre sei gare
Reggio Emilia Parte l’assalto al cielo. Questa sera a Tenerife, nel clima dolce delle Canarie, prende il via il Round of 16 della Bcl della Unahotels, la seconda fase a gironi della coppa a cui i biancorossi sono approdati superando in due serrati duelli i tedeschi di Bonn, eliminati nello spareggio di inizio gennaio. Saranno altre sei gare, le prime due del nuovo raggruppamento, il K, approderanno poi ai quarti di finale. Oltre alla formazione isolana, toccherà vedersela con un’altra spagnola di vaglia, il Baxi Manresa, e con una squadra turca piena di individualità intriganti, l’Aliaga Petkimspor. Tenerife e Manresa hanno vinto i loro gironi, il club di Smirne è passato dagli spareggi come Reggio. Adesso si fa sul serio, e parecchio. La Laguna Tenerife è una squadra di alto livello per il campionato spagnolo, nettamente il più forte d’Europa, e una delle due grandi favorite per l vittoria finale della Bcl assieme a un’altra formazione iberica, l’Unicaja Malaga. Le due connazionali si sono sfidate nella finalissima l’anno scorso, Tenerife si è dovuta arrendere e ora vuol rifarsi. E ha tutto per farlo, con un organico lunghissimo, pieno di attempati veterani d’Eurolega unito a stranieri e spagnoli in piena rampa di lancio. In Bcl è imbattuta, in Liga Acb è quarta, alle spalle dei rivali di Malaga. Rispetto a Reggio, a parte la qualità pura, ha una rosa più profonda e abituata da anni a giocare sempre in campionato e coppa, con gente che sa dare il contributo necessario senza necessariamente spremersi.
Ostacolo impossibile? Forse no, di sicuro non dei più semplici, pur per una Unahotels che si presenta rinfrancata dalla vittoria sulla sirena di Tortona e guidata da un Winston che in Europa sinora ha brillato quanto in serie A, sempre dominante in attacco. In coppa, poi, coach Priftis non ha limiti di stranieri e potrà impiegare anche Gombauld assieme altri sei elementi esteri. Un aspetto non da poco contro una Tenerife abituata a dominare in area con i 217 cm e le mani educatissime del georgiano Shermadini, i 214 cm di Fran Gurra e i 211 cm di muscoli di Diop. I quattro lunghi serviranno tutti, Reggio è abituata a imporre la propria presenza nel pitturato ma poche volte ha incontrato un trio di centri abbondantemente sopra ai 210 cm, sempre affiancati da ali muscolari e abili a aprirsi per lasciar spazio. Numeri alla mano, gli spagnoli non hanno una prima punta definita. Non per assenza di alternative, all’opposto i potenziali protagonisti sono tanti, a partire dal tiratore Kramer, 13. 2 punti e il 55. 3% di media dall’arco. I volti noti per gli appassionati italiani sono parecchi. L’eterno play brasiliano Huertas, tutt’ora leader riconosciuto, il regista italo-uruguaiano Fitipaldo, i canadesi Scrubb e Doornerkamp oltre a Shermadini, passato due volte da Cantù. Navigatissimi veterani continentali sono pure Abromaitis e Sastre. L’età media è altina, l’atletismo non è la dote principale, ma la fisicità, l’intelligenza e l’esperienza compensano bene, assieme a una stazza media notevole. E mettersi a correre contro questa Tenerife, seppur con garretti più esplosivi, significa aprirsi a una serie di tiratori più che pericolosi. Per restare a galla, sarà importante reggere il primo urto e non mollare mai nulla dietro, in nessun momento. Se poi le percentuali da fuori dessero una mano, la Unahotels ha le individualità per restare a gallal © RIPRODUZIONE RISERVATA