Reggiana, parla Portanova: «Qui sto benissimo»
Il centrocampista spende parole al miele per il mister Viali e annuncia: «Ho obiettivi precisi da raggiungere»
Reggio Emilia Manolo Portanova ha realizzato in 23 partite quattro gol e due assist e dopo il gol al Parma poteva passare alla storia per un altro importante sigillo nel derby col Modena. Uno splendido gol che gli è stato annullato dall’arbitro Crezzini che ritroverà proprio domenica contro il Sudtirol. «Dispiace perché avrei potuto essere a sei gol a inizio gennaio e sarebbe stato un bel viatico – rimarca Manolo – ma rispetto le decisioni arbitrali».
Domenica ritroverà lo stesso arbitro del derby, gli dirà qualcosa?
«Speriamo che non mi levi un altro gol. In ogni caso spero di farne tanti altri».
Lo scorso anno ha rimarcato che sarebbe rimasto alla Reggiana per Nesta, poi è subentrato Viali.
«Confermo che avevo deciso di rimanere in granata perché c’era Nesta ma per mia fortuna ho trovato un allenatore vero e sincero come Viali, che ti dice le cose in faccia. Parliamo molto, a volte non di calcio ma di vita vera e questo mi piace. Come allenatore lo ritengo preparatissimo: arriva al campo presto e va via tardi. Per me è una figura fondamentale e l’atteggiamento che ho quest’anno è frutto del rapporto che ho con lui».
Non l’abbiamo mai visto contestare una sostituzione nonostante su 19 partite da titolare Viali l’ha sostituito 12 volte.
«Crescendo impari a capire che certe scelte sono per il bene della squadra e le accetti».
Cosa è successo dopo Cittadella?
«Abbiamo fatto un confronto nello spogliatoio e ci siamo detti delle cose importanti. Sono certo che non commetteremo più gli errori fatti a Cittadella perché ora abbiamo una precisa identità di gioco e con questa nostra aggressività sapremo ottenere sempre dei buoni risultati».
Questa è una Reggiana che pressa per novanta minuti.
«È una precisa richiesta del mister e soprattutto in allenamento ci chiede di alzare il livello d’intensità del pressing».
Cosa si aspetta dalla sfida col Sudtirol?
«Troveremo un avversario forte sul piano fisico e che si appoggia molto su Merkaj ma non per questo ci dovremo snaturare, anzi dobbiamo sviluppare il nostro calcio come abbiamo sempre fatto. Il mister sta preparando la partita in questa ottica, aumentando il possesso palla e privilegiando questa nostra naturale aggressività».
Dove può arrivare questa Reggiana?
«Con questa mentalità molto lontano ma non voglio promettere obiettivi che poi non riusciamo a mantenere, per cui pensiamo solo alla salvezza».
C’è un feeling particolare con Vergara, forse perché siete entrambi napoletani?
«In campo ci basta uno sguardo per capirci. Con Antonio mi frequento molto fuori dal campo, parlo molto con lui e sono certo che può fare una grande carriera».
Si considera una mezzala o un tuttocampista dato che ha giocato in molti ruoli?
«Preferisco giocare da mezzala ma in questo momento in organico ci sono giocatori importanti come Ignacchiti, Sersanti, Reinhart, Kabashi, Cigarini, Stulac e lo stesso Kumi per cui so adattarmi anche da esterno per aiutare la squadra».
Si può dire che questo è il suo momento migliore?
«Rispetto allo scorso anno sono tornato con un’altra mentalità e mi sono posto degli obiettivi ben precisi che mi auguro di raggiungere».
Si considera mezzo reggiano?
«Quasi reggiano, perché la mia fidanzata Valentina, che ho conosciuto qui, è di Bologna».
Nel contratto c’è l’obbligo di riscatto con un contratto che può essere prolungato fino al giugno 2027. Quanto si sente legato al club granata?
«Tanto da esserci tornato in estate superando tante difficoltà burocratiche. Il ds Pizzimenti ci ha lavorato molto, ogni giorno ci sentivamo al telefono per risolvere la trattativa. Sono contento di essere alla Reggiana e spero di rimanerci a lungo».
Qual è il suo legame con i tifosi?
«Mi hanno aiutato fin dal primo momento e sono certo che apprezzano la mia dedizione alla maglia granata. Quando sono in campo do tutto me stesso».
In campo il suo ardore agonistico è riconosciuto anche dagli avversari che apprezzano la sua correttezza.
«Sono un giocatore che cerca il duello uno contro uno e cerco di sfruttare il mio fisico ma sempre in un confronto leale».
Il suo ritorno in serie A rimane un sogno nel cassetto?
«Il sogno c’è sempre e mai dire mai. In questo momento sono in serie B e significa che merito questo campionato, poi si vedrà».
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