Unahotels-Vanoli, la sfida al pala Bigi con l’incognita Winston
La partita alle 20. Il regista statunitense ha rimediato un colpo alla schiena nel secondo tempo della gara persa alle Canarie con Tenerife in Bcl
Reggio Emilia Stanca, opposta a una squadra affamatissima di punti e con il concreto rischio di dover per la prima volta fare a meno del proprio faro. La Unahotels in affanno sfida oggi la Vanoli Cremona, ultima in classifica: sarà un impegno piuttosto complesso quello che i biancorossi dovranno affrontare alle 20 al Bigi. Il gruppo reggiano arriva dalla lunga trasferta di Tenerife che ha lasciato poco tempo per preparare il match e vi sono alte probabilità che il playmaker Cassius Winston, per distacco miglior giocatore della Unahotels in questi mesi oltre che il più talentuoso, debba rimanere a sedere. Il regista statunitense ha rimediato un colpo alla schiena nel secondo tempo della gara persa alle Canarie con Tenerife in Bcl, una botta che l’ha costretto a uscire nell’ultimo quarto e che gli impedisce di muoversi al meglio. Considerati anche i pochi giorni per le terapie e il volo affrontato nel mezzo, le possibilità di concedergli un turno di riposo obbligato sono concrete, come spiegato ieri dal coach Priftis nel presentare il confronto con Cremona. Un tentativo verrà fatto sino all’ultimo, anche pensando al valore di Winston per questa squadra, abituata a affidarsi a lui per creare attacco e sbrogliare le situazioni complesse.
Allo stesso, ci sarà doverosa cautela. Winston è troppo importante per Reggio, prima di forzare la mano si valuteranno le possibili conseguenze sul medio periodo. Inoltre, in campionato Priftis deve sempre lasciare fuori uno dei sette stranieri, per rispettare il vincolo dei sei posti massimi. Se l’atleta d Detroit dovesse proprio star fuori, si potrebbe inserire un lungo estero in più, compensando numericamente se non tatticamente. E tra un Winston molto acciaccato e un Gombauld in piena forma, affidarsi al centro francese darebbe garanzie immediate e permetterebbe al play di tirare il fiato e recuperare in vista dei tanti successivi impegni. E avere maggior forza a rimbalzo di certo tornerebbe contro un Cremona tosta e organizzata, ben più di quanto dicano gli 8 punti in classifica. Dal primo giorno i lombardi hanno sempre giocato con decisione, lavorando forte in difesa e eseguendo quanto chiesto. Hanno pagato il conto a una serie di errori nei finali tirati – compresa l’andata con Reggio, decisa dal fuoriclasse Smith al supplementare – e la relativa profondità e qualità di una rosa costruita con chiare ristrettezze economiche. L’esonero del coach Cavina, pensato come mossa per dare una scossa, ha portato a due vittorie, compresa quella di domenica scorsa con Scafati in un importante scontro salvezza. Cremona ha due guardie capaci di andar dentro e di segnare da fuori, Willis e Davis, un tiratore di striscia in Jones e un veterano di talento in Lacey. Sono loro a dover generare attacco, sia punti diretti sia spazi per i lunghi Owens e Dreznjak, mentre il resto dell’organico è formato da gregari motivati e consapevoli del ruolo. La Vanoli non brilla per produzione offensiva, ultima in serie con poco più di 76 punti segnati di media, ma compensa con una difesa affidabile, la quarta del campionato con 81. 4. Un approccio non dissimile da Reggio, terza difesa e 14esimo attacco. La grande differenza, oltre a interpreti di spessore diverso, la fa la presenza in area. La Unahotels è seconda a rimbalzo con 39. 3, Cremona 15esima con 32. 3 di media e priva di veri elementi di stazza. Il centro Owens è mobile e leggero, l’ala Dreznjak è un elemento perimetrale e il cambio Poser è più un’ala forte che un lungo puro. Un altro mondo rispetto alle leve e ai muscoli di Faye, Faried, Gombauld e Cheatham, una differenza da sfruttare a ogni costol © RIPRODUZIONE RISERVATA