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Reggiana, i minuti di recupero sono già costati 5 punti

Wainer Magnani
Reggiana, i minuti di recupero sono già costati 5 punti

La Regìa sta pagando a caro prezzo i difetti emersi in questo campionato

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Reggio Emilia Il beffardo pareggio a Frosinone e la classifica sempre più compressa hanno caricato di vitale importanza la sfida con la Carrarese in agenda alle 15 di sabato. Il mese di febbraio con gli scontri diretti con Sudtirol, Cesena e Frosinone doveva regalare alla Reggiana maggiori certezze e ipotecare un tranquillo viatico verso la salvezza, invece ha fatto capire che ci sarà da soffrire fino alla fine. Del resto è stato così, più o meno, anche lo scorso anno. La Reggiana sta pagando a caro prezzo i difetti emersi in questo campionato: una squadra che ha una bassa percentuale tra le occasioni create e i gol realizzati ma soprattutto una difesa che concede sempre qualcosa di troppo agli avversari. Lo conferma il fatto che a Frosinone il portiere Bardi è risultato tra i migliori in campo ma è stato fatale l’ultimo calcio d’angolo al secondo minuto di recupero. Una ripresa, forse, giocata in modo troppo passivo, anche se non sono mancate le occasioni da gol per chiudere il match. La rabbia per questi due punti gettati al vento aumenta pensando che non è stato l’unico episodio nel corso del campionato. È di recente memoria il rigore regalato alla Salernitana al centesimo minuto, poi trasformato da Cerri oppure scorrendo a ritroso il calendario l’autogol di Meroni al 94’ nella gara d’esordio contro il Mantova. Cinque punti che pesano come un macigno sull’attuale classifica della Reggiana. Va però sottolineato che la Reggiana ha saputo sfruttare bene i minuti finali contro la Sampdoria portando a casa la vittoria oppure a Bari con Gondo per il pareggio finale.

I gol di Vido a Cremona, di Portanova col Brescia e di Maggio a Mantova hanno suggellato delle vittorie che erano già in cassaforte, mentre il gol di Gondo a Cittadella ha riaperto la partita ma solo per dieci minuti. Se mettiamo sulla bilancia questi due elementi numerici, possiamo dire che pende ancora per un credito dei granata di due punti. Resta sempre d’attualità il concetto di quando matura questo credito, perché i due punti a Frosinone pesano certamente di più rispetto a quelli lasciati col Mantova. Si usa dire che “Gli episodi alla fine si compensano” ma molto dipenderà dal momento in cui la Reggiana andrà a riscuotere questo credito con la fortuna. Sempre che gli episodi siano imputabili alla buona o cattiva sorte e non a difetti cronici della formazione di Viali. Di sicuro la Reggiana in queste ultime dodici partite, ad iniziare dalla sfida di sabato contro la Carrarese, non si potrà più permettere di regalare punti agli avversari in questo modo. Le prestazioni sono una componente fondamentale per arrivare alla meta finale, vale a dire alla salvezza ma occorre anche accompagnarle con i risultati, altrimenti rimane un’incompiuta. I tifosi, anche allo Stirpe, hanno invitato la squadra a non mollare, un concetto che i granata cercheranno di mettere in pratica anche se l’allenatore Viali dovrà provare qualche soluzione alternativa per tornare ad essere pericolosi negli ultimi sedici metri. Sono i numeri che certificano queste difficoltà della squadra: allo Stirpe i granata hanno calciato nello specchio della porta solo due volte sui dieci tiri in totale. Una percentuale troppo bassa se pensiamo che il Frosinone, che pure non ha incantato, ha impegnato sette volte il portiere Bardi sui 17 tiri in totale. Non si parla di un episodio poiché, anche contro il Cesena, la Reggiana ha fatto registrare un solo tiro nello specchio della porta sugli otto complessivi. A volte non c’è corrispondenza tra questi dati statistici e il risultato finale. Lo conferma la vittoria del Sudtirol sulla Reggiana con tre tiri in porta e due gol sui nove tiri complessivi mentre i granata avevano calciato ben 15 volte e cinque nello specchio della porta ma senza segnare. © RIPRODUZIONE RISERVATA