Reggiana, Portanova e Sersanti quelli che cercano più la porta
L’analisi: in difesa i più efficaci sono Sampirisi e Meroni, Bardi in porta è una certezza
Reggio Emilia Della Reggiana, dopo 26 partite giocate in stagione, si conoscono pregi e difetti. Il tecnico William Viali sta cercando di mettere in pratica il suo concetto di «migliorare la qualità del gioco nelle due aree» e in questi giorni, come ha fatto nelle ultime settimane, farà svolgere allenamenti focalizzati alla ricerca del gol attraverso una manovra più verticale e che punta a sfruttare le conclusioni dalla distanza. In questa logica non è un caso se il miglior stoccatore della Reggiana è Manolo Portanova che ha calciato complessivamente 56 volte e di questi 22 nello specchio della porta, realizzando 4 gol, senza trascurare quelli annullati contro Modena e Bari. Spicca il fatto che il secondo miglior stoccatore granata è un altro centrocampista: Alessandro Sersanti con 36 conclusioni di cui 13 nello specchio della porta e ben 4 gol all’attivo. Il mister granata ha puntato proprio sulla capacità dei vari centrocampisti offensivi di arrivare con rapidità alla conclusione. Oggi dispone anche di un ritrovato Girma che può offrire anche un tocco di imprevedibilità alla manovra offensiva. Nel corso delle ultime settimane Viali ha ripetuto più volte anche il concetto che dovrà accompagnare la squadra fino alla sfida di sabato contro la Carrarese: «con coraggio e audacia possiamo costruirci l’occasione per fare un salto di qualità». In questo campionato di serie B una vittoria fa tutta la differenza del mondo «anche un punto va festeggiato» aveva dichiarato Viali alla vigilia della trasferta di Frosinone. Il tecnico granata è però consapevole che una vittoria cambia la classifica. Del resto lo dimostra la serie di risultati conseguiti dalla Reggiana: mai tre sconfitte di fila e quindi mai la squadra granata è stata risucchiata nella zona retrocessione. Allo stesso tempo non aver mai messo in fila tre vittorie non ha consentito alla squadra togliersi definitivamente dai guai. È la continuità che serve alla Reggiana: dopo la Carrarese ci saranno due trasferte ravvicinate contro Catanzaro e Cosenza ma successivamente la squadra granata avrà la possibilità di giocare quattro partite di fila al “Città del Tricolore” con Sampdoria, Sassuolo, Cremonese e Pisa. Pur tenendo conto del valore degli avversari è facile ritenere che i granata potranno mettere una seria ipoteca sulla salvezza proprio in queste quattro gare casalinghe. L’altro elemento su cui l’allenatore ha lavorato sono i duelli aerei perché la Reggiana troppe volte ha subito gol su palla inattiva, come a Frosinone oppure su inserimenti di avversari dalle retrovie, vedi gli ultimi gol incassati contro Palermo e Cesena e anche in questo caso a rimarcarlo sono i dati statistici. Il miglior difensore per duelli vinti è il terzino Sampirisi (60%) seguito da Meroni (59%); meno reattivo Lucchesi (39,7%). Una difesa che ha qualche problema sulle palle alte pur disponendo di un portiere come Francesco Bardi che è straordinario tra i pali: su 98 tiri complessivi ne ha parati 69 per una percentuale del 70,4%. Pregi e difetti che solo col lavoro si possono limare anche se non cancellare perché fanno parte delle caratteristiche di questa Reggiana. Basterà per superare sabato la Carrarese? Nell’ambiente granata c’è cauto ottimismo ma molto dipenderà dalla capacità di assorbire l’amarezza per la vittoria gettata al vento a Frosinone in pieno recupero. Su questo aspetto il mister insisterà molto e potrà contare su di un gruppo squadra molto affiatato e unito.l © RIPRODUZIONE RISERVATA