Mister Viali: «Reggiana-Carrarese, abbiamo fatto una gara sporca ma l’atteggiamento mi è piaciuto»
L’allenatore: «A livello psicologico la squadra ha dimostrato di non essere fragile»
Reggio Emilia Il pareggio ha sicuramente un sapore diverso rispetto a quello della settimana scorsa a Frosinone. La conferma arriva dallo stesso Wiliam Vial. «Assolutamente sì – spiega il tecnico – perché la settimana scorsa avevamo fatto 85’ di altissimo livello mentre con la Carrarese abbiamo fatto una partita più “sporca” rispetto alle ultime».
Cosa non le è piaciuto?
«A livello tecnico abbiamo sbagliato tanto ma ci tengo a sottolineare che in una partita come questa, fatta meno bene, la squadra non tradisce mai. Abbiamo riacciuffato il risultato due volte e alla fine abbiamo provato a vincerla. Errori a parte, l’atteggiamento mi è piaciuto e il merito va anche a chi è subentrato che ha fatto la differenza».
Nulla da dire sul cuore messo in campo, ma come si spiegano gli errori?
«Per noi era una gara importante sotto l’aspetto nervoso. Rispetto al solito, ieri abbiamo iniziato male sia il primo sia il secondo tempo».
Girma a segno è il decimo giocatore che va a referto. Questo cosa significa?
«A livello statistico i casi sono due: o segnano poco in tanti o segnano tanto in pochi. Era importante per Girma, aiuta anche dal punto di vista psicologico».
Intanto entrambi i gol sono arrivati dagli attaccanti.
«E questo è un altro aspetto importante».
È arrivato l’ennesimo gol su palla inattiva. Cosa sta succedendo?
«Sono i famosi episodi che spostano i risultati. È oggettivo che arriviamo da un periodo dove abbiamo preso qualche gol di troppo sui piazzati. La mia paura in questo momento è che non diventi psicosi quella del calcio piazzato. Quando giocavo, mi insegnarono che nei momenti di difficoltà, quando subisci spesso la stessa situazione, forse è meglio non sottolinearlo più. Io vengo da due settimane dove ho lavorato solo su questo aspetto e probabilmente dovrò gestirla in maniera diversa».
È una squadra fragile dal punto di vista psicologico?
«Ieri ha dimostrato di no. Altrimenti avrebbe dovuto crollare, invece ha recuperato per due volte e non si è accontentata».
Le scelte sui cambi?
«Stavo preparando il cambio Vido per Kabashi già prima di prendere gol perché l’inerzia che aveva preso la partita non mi piaceva. Poi una volta sotto, cambia la dinamica, gli avversari si abbassano e bisogna giocare in spazi stretti e far giocare la palla a chi sa gestire la responsabilità».
Cioè Cigarini.
«Non gli ho detto molto: “Entra e prendi la palla sempre tu” perché in quel momento della gara, quando devi raddrizzarla, il peso della palla non è uguale per tutti. Per uno come lui è facile gestire quelle situazioni».