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La Reggiana non è perfetta ma ha tutto per salvarsi

Wainer Magnani
La Reggiana non è perfetta ma ha tutto per salvarsi

Dopo il pareggio interno in rimonta con la Carrarese, i granata si trovano ad avere ancora un punto di margine sui playout

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Reggio Emilia «Non bisogna voltarsi indietro ma vivere il presente». Parole e musica sono del tecnico William Viali. La Reggiana deve ripartire dal pareggio in rimonta conquistato contro la Carrarese e guardare all’attuale classifica che le consente ancora di avere un punto di margine rispetto ai playout e si ritrova nella mischia assieme a nove o forse dieci squadre. La classifica è corta: un punto fa rimanere a galla, una vittoria cambia radicalmente la prospettiva. E anche per questo Viali ha affermato che «nel girone di ritorno ogni punto va festeggiato a prescindere». Ecco perché in queste ultime dodici partite vale il principio: se non posso vincere l’importante è non perdere. Una sottolineatura che lo stesso Viali aveva fatto dopo il pari a Frosinone e che ha rimarcato anche dopo il punto conquistato contro la Carrarese: «Sono pareggi maturati in modo diverso ma hanno lo stesso peso specifico«. Resta il fatto che se a Frosinone la beffa maturata in pieno recupero, contro la Carrarese la squadra granata si è resa protagonista di una rimonta che potrà accrescere la fiducia e l’autostima del gruppo. Prima di sabato, infatti, un pareggio era stato conquistato in rimonta soltanto al “San Nicola” nella partita con il Bari. La reazione è stata determinata dagli uomini che sono subentrati dalla panchina: in particolare Luca Vido, pur senza trascurare l’apporto di Cigarini, Marras, Gondo e Maggio. Al tecnico Viali è successo raramente di riuscire a cambiare volto alla partita con gli uomini della panchina. In questa logica va sottolineato l’apporto dell’attaccante Vido che con il suo gol è arrivato a quota 5 reti (capo cannoniere granata) realizzati in 705 minuti, vale a dire un gol ogni 141 minuti. Una performance straordinaria se pensiamo che l’attaccante ha giocato solo cinque partite da titolare e per 18 volte è subentrato.

Dei cinque gol, tre li ha segnati partendo proprio dalla panchina e sono stati tutti importanti. Vido è infatti stato decisivo a Genova per la vittoria contro la Sampdoria, come per il pareggio contro la Carrarese mentre a Cremona ha messo il sigillo alla vittoria con il raddoppio nei minuti finali. Gli altri due gol li ha segnati contro il Frosinone partendo da titolare. Nella ricerca del titolare della maglia di centravanti il tecnico Viali ha ruotato tutti gli uomini a disposizione arrivando anche alla scelta di Girma come “falso nove”, ma la soluzione non ha convinto del tutto, anche se Natan ha segnato contro la Cremonese il gol del momentaneo pareggio. Non è infatti nelle corde del giocatore ricoprire questo ruolo e forse è giusto utilizzarlo per quelle che sono le sue qualità, più che sacrificarlo in questo ruolo che non sente suo. È certamente un peccato mettere Girma in competizione con Portanova e Vergara per una maglia, ma questo ha detto il campo. Allo stesso tempo è ormai consolidato che il centrocampo granata ha bisogno sempre di un regista in campo che può essere Reinhart, Kabashi, Cigarini o lo stesso Stulac. Per due volte (Cesena e Carrarese) il tecnico Viali ha provato a giocare con due centrocampisti di corsa ma alla fine è dovuto correre ai ripari. Il pessimo approccio alla partita contro la Carrarese ha messo in evidenza due aspetti che Luca Cigarini ha rimarcato con grande onestà in sede di commento. «Siamo una squadra che subisce troppo l’importanza della partita – ha rimarcato uno dei leader granata – non siamo ancora pronti e maturi per affrontare partite del genere. Troppe volte abbiamo sbagliato la partita che poteva farci vivere un altro campionato. Dobbiamo prenderne atto e migliorare. Un giocatore forte lo deve dimostrare tutta la settimana in allenamento ma specialmente quando c’è la partita. È un discorso che riguarda il gruppo, non i singoli, Bene la reazione, positivo il pareggio». Ultimo elemento che merita di essere sottolineato è come la difesa granata subisce gol in modo ripetitivo, vedi i gol di testa su palla inattiva ma soprattutto gli avversari vanno a rete con facilità. In questa logica occorre cambiare la tendenza e rendere la vita difficile agli avversari. l © RIPRODUZIONE RISERVATA