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Reggiana, così è un suicidio sportivo: ecco come è andata la partita con la Samp

Wainer Magnani
Reggiana, così è un suicidio sportivo: ecco come è andata la partita con la Samp

Portanova illude e Gondo sembra far calare i titoli di coda ma Niang e Oudin non ci stanno

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 Reggio Emilia Raramente abbiamo assistito a un suicido come quello perpetuato ieri dalla Reggiana contro la Sampdoria. Un pareggio figlio di clamorosi errori individuali e di scelte scellerate. Sul doppio vantaggio, in pieno controllo della partita, il tecnico Viali è stato capace di rimescolare le carte e concedere alla Sampdoria di pareggiare un match che mai e poi mai pensava di rimettere in piedi, oltretutto in inferiorità numerica. Un pareggio che ha vanificato una prestazione che per almeno sessanta minuti è stata eccellente con la Reggiana che ha sfruttato le armi a disposizione: pressing a tutto campo per rubare palla per poi ripartire. Un copione che la Reggiana sa interpretare bene e che ha prodotto i suoi frutti con il gol di Portanova nel primo tempo (33’) e il raddoppio di Gondo nella ripresa (60’) . Una Reggiana che appariva sicura anche se faticava a ripartire ma con una Sampdoria sempre più in difficoltà. Poi lo scenario è cambiato: il tecnico ha deciso di mettersi a tre in difesa inserendo Sosa per Fiamozzi che, tra l’altro è stato uno dei migliori in campo, autore dello straordinario assist che ha portato al gol Gondo. Fiamozzi è uscito dal campo, giustamente, molto contrariato.

Un assetto difensivo, con Libutti e Vergara sugli esterni subito punito dal gol di Niang: una rete convalidata dal Var perché proprio Vergara ha tenuto in gioco Sibilli. Una mossa tattica che ha prodotto effetti sbagliati perché la Sampdoria è rientrata in partita e ha sfruttato con Oudin un errore in marcatura di Sosa. Ad essere rinforzato, caso mai, doveva essere il centrocampo (oltre a Kumi) e non certo la difesa che con la coppia Meroni e Lucchesi che era stata impeccabile. Nel finale di partita, in superiorità numerica, la Reggiana ha avuto anche un paio di occasioni con Girma ma occorreva un episodio fortunato per cambiare ciò che era stato rovinato. Alla vigilia il pareggio poteva essere un risultato anche accettabile poiché in questo modo la Reggiana è in vantaggio negli scontri diretti con la Sampdoria ma subirlo in questo modo è una legnata nei denti terrificante. Restano solo due aspetti positivi: il primo è la reazione della squadra dopo la sconfitta a Cosenza; il secondo aspetto fa riferimento alla classifica che vede la Reggiana fuori dai play out proprio per il confronto diretto a favore con la Sampdoria. Resta il fatto che la Reggiana non vince una partita dal 26 gennaio contro il Palermo e nel girone di ritorno ha una media di un punto a partita, che non basta per centrare la salvezza.l © RIPRODUZIONE RISERVATA