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Jaylen Barford lancia la Unahotels: «Sarebbe fantastico entrare nelle migliori 8 di Champions»

Adriano Arati
 Jaylen Barford lancia la Unahotels: «Sarebbe fantastico entrare nelle migliori 8 di Champions»

Intervista alla guardia biancorossa, uno dei giocatori più in forma della Pallacanestro Reggiana

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Reggio Emilia Motivato, smagrito, consapevole. Si racconta così Jaylen Barford, uno dei migliori giocatori della Unahotels dal rientro in campo dopo la pausa di febbraio.

Da ottobre la guardia Usa ha garantito fisicità e lavoro difensivo costante uniti a un rendimento offensivo altalenante, con giornate di forzature a altre di onnipotenza, tra cui quella decisiva regalata a Bonn negli spareggi di Bcl.

È in un ottimo momento. Si sente particolarmente in ritmo o ormai ha trovato l’equilibrio giusto?

«Sì, penso di aver trovato un ottimo ritmo e un buon equilibrio. Ho perso qualche chilo durante la pausa nazionali e ho riflettuto molto su me stesso, facendo un po’ di auto-terapia ed ora onestamente mi sento alla grande».

Anche a Manresa è stato tra i migliori. È più la soddisfazione per aver tenuto il margine o c’è un po’ di amarezza?

«La partita di martedì è stata dura. Volevamo vincerla a tutti i costi e sentivamo di poterlo fare. Ma ci sono stati alcuni palloni persi, rimbalzi mancati e tiri sbagliati. Manresa ha fatto grandi giocate, quindi va dato merito a loro».

Comunque siete davanti...

«Esatto. La cosa positiva è che abbiamo comunque mantenuto il margine di punti e abbiamo ancora la possibilità di avanzare ed entrare nelle prime otto di una competizione prestigiosa».

Lei conosce benissimo l’Europa. Quanto conta un traguardo come i quarti Bcl?

«Se ci riuscissimo, sarebbe fantastico per noi e per il club. È sempre bello andare avanti e continuare a giocare partite contro avversari di alto livello, alla fine è per questo che siamo qui».

Domenica con Venezia è un’altra partita molto importante. Impressioni su di loro?

«Domenica sarà un grande test per noi, loro ultimamente stanno giocando molto bene, vengono da una striscia di successi notevole. Sono una squadra ben bilanciata, profonda e con soluzioni in tutti i ruoli. Faremo di tutto per vincerla davanti al nostro pubblico».

Giocate con poche pause da sette mesi e i risultati stanno arrivando, senza grandi cali. Quanto è solido questo gruppo?

«Onestamente, credo che questo gruppo sia davvero speciale. Siamo molto uniti dentro e soprattutto fuori dal campo. Penso che abbiamo trovato un buon amalgama tra di noi, un buon equilibrio di squadra, lo si vede anche nelle partite che abbiamo perso, perché in quelle gare abbiamo comunque fatto ottime cose».

Da quando gioca in Europa, ha già avuto compagni del livello di Winston, Faried, Smith?

«La squadra di quest’anno è super così come i compagni sono di alto livello, però anche quando ero al Lokomotiv Kuban ho giocato con alcuni giocatori ben noti in Europa, come Errick McCollum, Jonathan Motley e Darius Thompson».

Lei è uno dei reggiani più utilizzati e in difesa marca sempre il rivale più forte. È un motivo di orgoglio o un peso?

«Più che altro è un motivo di orgoglio. Amo la sfida. Essendo il punto di riferimento della difesa, devo dare il tono giusto ad ogni partita. Quindi apprezzo questo ruolo e la fiducia che i miei compagni di squadra e gli allenatori ripongono in me e lo faccio molto volentieri».

Nelle prime due gare di marzo si è presentato con una capigliatura afro strepitosa prima di tornare alle treccine. Scaramanzia?

«Ho visto che la mia versione afro piace molto ai tifosi. In effetti avevo bisogno di lasciar respirare i miei capelli per un paio di settimane prima di tornare alle treccine. Magari tornerò afro presto, vediamo».

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