Gazzetta di Reggio

Sport

Calcio Serie B

Reggiana, oggi l’esordio di Dionigi contro la Cremonese: «La Regìa ha bisogno del suo popolo»

Reggiana, oggi l’esordio di Dionigi contro la Cremonese: «La Regìa ha bisogno del suo popolo»

Reggio Emilia: fischio di inizio alle 20.30 allo stadio Città del Tricolore

3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia L’era Dionigi alla Reggiana inizia stasera con la partita contro la Cremonese, in agenda alle 20. 30 al Città del Tricolore. «Ho cercato di trasmettere pochi concetti, snelli – sottolinea il neo-allenatore granata – sperando di riuscire a portare dei benefici alla squadra. Adesso la tattica, il modulo, la condizione atletica hanno una valenza ma quando subentri con poche partite a disposizione, tutto questo conta meno. Ora serve coraggio, autostima e voglia di lottare. Spero di riuscire a preparare la partita nel migliore dei modi. Sappiamo di affrontare una Cremonese che ha dei valori tecnici e un budget da serie A ma allo stesso tempo sono convinto che ce la possiamo giocare». Dionigi ha avuto un impatto positivo sul gruppo. «Tutti si aspettano la vittoria (manca dal 26 gennaio, ndr) ma per far scattare questa scintilla deve prima scattare qualcosa dentro di noi. Dopo tre giorni non posso giudicare, però c’è grande predisposizione di mettersi in gioco, da parte di tutti, oltre a un ambiente di grande collaborazione da parte dello staff». In questi giorni i tifosi hanno storto il naso per il suo passato.

«Ditemi qual è un allenatore che non ha conosciuto l’esonero. Rimanere fermo a volte è una scelta perché caso mai in passato hai sbagliato e non vuoi bruciarti» è stata la risposta del nuovo tecnico. Nonostante fosse stato contatta dalla Samp non ha esitato ad accettare la chiamata della Reggiana. «Sono reggiano, ho giocato nella Reggiana, i miei famigliari vivono qui e ho tanti amici. Mi sono emozionato nel rivivere certi momenti. Mi sono anche sentito telefonicamente con Viali con cui ho un bel rapporto. Subentrare a un collega fa parte del nostro mestiere». Dionigi spiega com’è nata l’idea Mattia Destro: «Me l’ha proposto la proprietà e di Mattia mi ha colpito la voglia di voler incidere sul campo. Questo è un elemento che fa la differenza. Sappiamo che è fermo da tempo, quindi serve intelligenza nella gestione e per questo non sarà convocato per la Cremonese». Dionigi ha in testa un percorso preciso per agguantare la salvezza: «Dobbiamo arrivare a 43/44 punti, sotto c’è il rischio play out. Ci servono 11/12 punti e li dobbiamo fare nelle sette partite. Con la Cremonese proveremo a conquistare la vittoria in tutti i modi». Dionigi ammette che non ha un carattere facile. «La panchina la vivo in modo turbolento, diciamo che sono un focoso. Ma ognuno deve essere se stesso, con pregi e difetti» ammette. La Reggiana non vince da due mesi, ha fatto 4 punti in 8 partite, ha sempre subito almeno un gol nelle ultime 10 gare, però è il momento di cambiare passo. «Dobbiamo provarci partita dopo partita pensando che quello è il passato e non il futuro. Siamo consapevoli da dove veniamo ma vogliamo fare una prestazione per vincere. La Cremonese è una squadra forte, così come in poco tempo non si può stravolgere tutto ma ce la vogliamo giocare». L’ultimo pensiero è per i tifosi: «Sono reggiano come loro e come squadra abbiamo bisogno dei nostri tifosi. È la verità, non è la solita frase fatta. Sono venuto tante volte a vedere le partite e so cosa i tifosi possono dare alla squadra. La Reggiana ha bisogno del suo popolo». © RIPRODUZIONE RISERVATA