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Stadio, l’assessora Bondavalli: «Salvezza della Reggiana prioritaria, poi un tavolo per parlare del futuro»

Stadio, l’assessora Bondavalli: «Salvezza della Reggiana prioritaria, poi un tavolo per parlare del futuro»

Sulla richiesta di Salerno aggiunge: «La convenzione una richiesta del tutto nuova, mai avanzata nelle interlocuzioni avvenute in precedenza con la società»

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Reggio Emilia  «L'attualità ci impone di anteporre ad ogni considerazione un auspicio: la salvezza della Reggiana. Tifiamo tutti per la permanenza in serie B della squadra della nostra città e invitiamo tutti i soggetti già da ora a sedersi intorno a un tavolo al termine della stagione per parlare di futuro. Detto questo l'Amministrazione non farà mai mancare il supporto alla Reggiana perché continui a giocare in un impianto di primo livello come il Mapei Stadium - Città del Tricolore».

Così l’assessora allo Sport Stefania Bondavalli replica a Carmelo Salerno, presidente della Reggiana, che nell'ultima conferenza stampa annunciava di non voler più trattare con la società proprietaria dello stadio, ma che d’ora in poi sia il Comune a farlo, proponendo una convenzione pluriennale per l’uso dello stadio Città del Tricolore. «Quanto alle dichiarazioni del presidente Salerno in merito all'utilizzo dello stadio che, secondo il presidente, dovrebbe essere regolamentato da convenzione col Comune, si tratta di una richiesta del tutto nuova, mai avanzata nelle interlocuzioni avvenute in precedenza con la società, di cui veniamo a sapere solo attraverso la conferenza stampa. Pensiamo che vadano considerati impatto economico, legittimità e trasparenza amministrativa, tenendo in considerazione che si tratta di un impianto di proprietà privata» replica Bondavalli.

«Da parte nostra c'è sempre stata e continuerà a esserci la disponibilità ad accompagnare un processo di confronto tra le due società per l'utilizzo dell'impianto che, ancorché di proprietà privata, è uno stadio che molte città ci invidiano in cui si può fare calcio ad alto livello. E' importante la collaborazione tra le due società sportive che fruiscono della struttura, così come l'impegno da parte di tutti per prevenire tensioni tra i tifosi ed espressioni violente come quelle apparse su striscioni e muri della città» conclude.