Gazzetta di Reggio

Sport

Calcio

Reggiana, Dionigi per agguantare la salvezza punta su una difesa a tre

Reggiana, Dionigi per agguantare la salvezza punta su una difesa a tre

Il mister deve confidare nel recupero del capitano Paolo Rozzio

4 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Il campo ha confermato che questa Reggiana ha i soliti problemi nelle due aree di rigore: concede con troppa facilità agli avversari di andare in gol e non riesce a concretizzare le occasioni che crea. Poco importa se giochi di ripartenza, se privilegi il pressing o il possesso palla. Di sicuro la Reggiana non può permettersi distrazioni difensive e in zona gol deve essere concreta, altrimenti è l’inizio di una lenta agonia. Questi sono i difetti che aveva la Reggiana di William Viali e che Davide Dionigi dovrà cercare di cambiare. Logico che contro la Cremonese, in due giorni e mezzo, non si poteva pretendere di cambiare pelle ma è su questo aspetto che il neo allenatore granata dovrà lavorare a fondo. Alcuni addetti ai lavori hanno rimarcato come, alla luce delle sole due vittorie nelle 13 partite del girone di ritorno (Mantova e Palermo), appare difficile che la Reggiana ne vinca tre o quattro nelle ultime sei. Per la legge dei grandi numeri è difficile pensare a un cambio di passo così radicale ma a volte i miracoli possono accadere. Davide Dionigi, in fondo, è stato chiamato per questa missione.

Sfide senza appello

La classifica dice che la salvezza diretta è a tre punti ma è pur vero che mancano solo sei giornate alla fine del campionato e tutto diventa maledettamente difficile, anche perché il calendario è veramente complicato ad iniziare dalla prossima sfida di sabato contro un Pisa ferito dopo la sconfitta interna contro il Modena. La formazione di Inzaghi ha bisogno di vincere per non mettere in discussione la promozione in serie A, quindi la Reggiana è attesa ad un match incandescente, contro una corazzata del nostro campionato, com’è stato contro la Cremonese. Un match fondamentale per dare un senso ai successivi due scontri diretti che la Reggiana dovrà cercare di vincere a tutti i costi: col Brescia al Rigamonti e col Cittadella al Città del Tricolore. Se la Reggiana riuscirà nell’impresa di cogliere 7 punti in queste tre partite potrà poi pensare con ottimismo al derby col Modena e successivamente a ricevere lo Spezia e chiudere la stagione a Castellamare contro la Juve Stabia.

Il nuovo corso

Per migliorare la qualità nelle due aree di rigore la Reggiana deve confidare nel recupero del capitano Paolo Rozzio per schierare una difesa a tre con sua logica difensiva, oltre che una maggiore esperienza e fisicità. Un pacchetto difensivo che consenta ai granata di ritrovare solidità. I granata hanno subito 11 gol di testa, 17 da palla inattiva e corner. Dionigi punterà molto sulla capacità di reggere il confronto con gli avanti avversari, così come ha convinto la soluzione di Marras a tutta fascia sulla sinistra, dirottando Libutti come esterno destro, senza trascurare Sampirisi. A centrocampo non mancheranno le alternative, anche perché Portanova viene sempre più pensato come uno dei tre in mezzo al campo. Le possibilità da parte dei granata di aumentare la pericolosità offensiva sono inevitabilmente affidate al talento di Mattia Destro e al suo utilizzo, se non dal primo minuto, certamente a partita in corso. La novità di maggior spicco è la posizione di Vergara chiamato a giocare in appoggio alla prima punta, in zona centrale, con grande libertà di movimento. In questo contesto il suo talento viene esaltato.

Numeri impietosi

In questo momento sono i numeri a far comprendere quanto sia irta la strada che porta alla salvezza. I granata hanno conquistato 11 punti nelle 13 partite del girone di ritorno, solo due vittorie, 7 punti nelle ultime 9 giornate e dopo la sfida col Bari, nelle successive dieci partite il portiere Bardi ha sempre incassato almeno un gol. Anche a livello di marcatori, la coppia Vido-Gondo ha realizzato in coppia 10 gol ma sono i centrocampisti offensivi ad avere un bottino di 14 reti con Vergara (5 gol) , Portanova (5 gol) e Sersanti (4 gol). Sono undici, se contiamo Marras, i granata che hanno trovato la via del gol. Da ultimo i rigori: due a favore, l’ultimo il 2 novembre a Bari trasformato da Gondo e due contro. © RIPRODUZIONE RISERVATA