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Reggiana, solo 4 punti in 10 gare: ma gli scontri diretti possono cambiare tutto

Wainer Magnani
Reggiana, solo 4 punti in 10 gare: ma gli scontri diretti possono cambiare tutto

Saranno decisive le partite con Brescia e Cittadella per la salvezza della squadra di Davide Dionigi

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Reggio Emilia Dopo la sconfitta col Pisa e il penultimo posto in classifica c’è una domanda che sorge spontanea: a cosa si può aggrappare la Reggiana per credere ancora nella salvezza? C’è un fattore che concretamente potrebbe essere a favore dei granata: il calendario e i tanti scontri diretti.

Scontri diretti

La Reggiana si gioca molto o tutto nelle prossime due sfide: lunedì 21 aprile (ore 15) al Rigamonti contro il Brescia e poi venerdì 25 aprile (ore 20. 30) al Città del Tricolore contro il Cittadella. Sono due confronti diretti con la possibilità di accorciare l’attuale distacco dalla zona salvezza. L’altro elemento fondamentale è che la 34esima giornata propone altri scontri diretti: la Salernitana sarà in campo al Tombolato contro il Cittadella, mentre la Sampdoria giocherà in trasferta contro la Juve Stabia, il Sudtirol riceverà il Bari e il Mantova avrà il Catanzaro. Alla 35esima giornata, quando la Reggiana riceverà il Cittadella, la Salernitana ospiterà il Cosenza, la Sampdoria sarà in trasferta a Carrara, il Brescia riceverà il Pisa, il Mantova avrà il derby con la Cremonese e il Sudtirol sarà in trasferta contro la Juve Stabia.

Come si può vedere le prossime due partite potranno incidere molto nella lotta per la salvezza. Oggi, però, la Reggiana si ritrova, per la prima volta, in zona retrocessione diretta. Una posizione figlia delle tre sconfitte consecutive rimediate dai granata, mentre le dirette concorrenti ritrovano la vittoria (Sampdoria e Salernitana) o comunque fanno punti, vedi Carrarese e Brescia. La classifica, a cinque giornate dalle fine, lascia ancora delle possibilità alla Reggiana a patto che il tecnico Davide Dionigi risolva quelli che sono i problemi cronici dei granata. Una squadra che subisce gol con troppa facilità, spesso per errori individuali, e che non riesce a concretizzare le occasione da gol. Una maggiore qualità di gioco nelle due aree che, prima Viali e ora Dionigi, non sono riusciti a migliorare. Un vizio che è certificato dai numeri: 22 gol subiti nelle ultime 12 partite con Bardi che ha sempre subito almeno un gol a fronte dei 10 gol realizzati. Nel girone di ritorno la Reggiana è rimasta imbattuta solo a Mantova e poi col Bari. In termini di punti il bilancio è ancora più preoccupante: solo 4 punti nelle ultime 10 giornate. L’ultima vittoria interna è datata 26 gennaio col Palermo, quella in trasferta il 29 dicembre 2024 a Mantova.

In caduta libera

Lo score negativo potrebbe continuare perché è evidente che la Reggiana è in caduta libera, non tanto o non solo per le sconfitte contro Sassuolo, Cremonese e Pisa che non possono far gridare allo scandalo ma per le tante occasioni perse iniziando dalla sconfitta a Salerno al centesimo minuto su rigore, per arrivare al pareggio a Frosinone subito nel finale, per non parlare della sconfitta a Cosenza e da ultimo il pareggio-beffa contro la Sampdoria. È la classifica a rimarcare questa discesa verticale: alla 23esima giornata, dopo la vittoria sul Palermo, la Reggiana aveva 28 punti ed era al decimo posto con 8 punti di vantaggio sui play out. Alla 26esima giornata, dopo le due sconfitte con Sudtirol e Cesena e il pari a Frosinone i granata avevano 29 punti e il vantaggio dai play out si era ridotto di un solo punto. Alla 29esima giornata, dopo i pareggi con Carrarese e Catanzaro e la sconfitta a Cosenza, la Reggiana aveva 31 punti, a pari punti con la Sampdoria ed era fuori dai play out in virtù dello scontro diretto a favore. Con un punto nelle ultime quattro partite i granata sono precipitati al penultimo posto, scavalcati anche dalla Salernitana. La zona salvezza è ora a tre punti dato che ci sono ben quattro squadre a 35 punti (Sampdoria, Sudtirol, Brescia e Cittadella) e due sono destinati ai play out. Al momento la differenza reti indica Sampdoria e Cittadella ma poi conteranno gli scontri diretti. In questa logica la Reggiana è in vantaggio con la Sampdoria e in svantaggio con il Sudtirol; deve giocare le gare di ritorno contro il Brescia per difendere la vittoria dell’andata e col Cittadella per rimettere in equilibrio lo scontro diretto. Nel negativo contesto s’inserisce anche il pessimismo dell’ambiente ma anche la mancata reazione della Reggiana nel secondo tempo. Questo è un aspetto preoccupante che lo stesso Dionigi ha sottolineato. Dovranno essere bravi il tecnico e la società a ridare autostima al gruppo. l © RIPRODUZIONE RISERVATA