Unahotels spalle al muro: o vince o saluta la coppa
Reggio Emilia: stasera alle 20 al Pala Bigi Gara 2 dei quarti con Malaga
Reggio Emilia Per l’orgoglio, per la voglia di rivincita, per tenere vivo un cammino che tante soddisfazioni ha regalato. Oggi alle 20 al Bigi la Unahotels ritrova l’Unicaja Malaga per Gara 2 dei quarti di finale di Bcl, a sei giorni dalla ripassata rimediata nel sud della Spagna. È una gara da dentro o fuori, con un successo Reggio rimane in vita e si giocherà Gara 3 la prossima settimana di nuovo a Malaga, con una seconda sconfitta l’avventura continentale finisce qui. Nulla per cui gridare allo scandalo, vista la qualità della rivale e l’aria rarefatta che inevitabilmente si respira al livello dei quarti di finale Bcl, ma la voglia di tener accesa la fiamma è legittima e doverosa, ancor più davanti al proprio pubblico. Mercoledì scorso i biancorossi privi di Faried hanno inseguito per tutta la gara, nel terzo quarto in cui la mira dall’arco è migliorata sono tornati a contatto prima di collassare nell’ultimo periodo dopo l’uscita per falli di Winston, l’unico in grado di creare qualcosa. Il parziale di 27-3 ha portato sino al +35 finale, un 105-68 che lascia poco spazio alle questioni e che certo non rende ottimisti in vista dell’appuntamento odierno. E già prima il pronostico non era favorevole, contro la squadra campione in carica della Bcl. Tutto finito? Per nulla. Intanto, il fattore campo può dare una bella mano, se il pubblico risponderà a dovere, e il presumibile rientro di Faried – di ritorno dal funerale della madre negli Usa – darà energia e profondità al reparto lunghi. In più, l’impianto difensivo della Unahotels ha dimostrato di poter tenere a lungo botta contro qualsiasi tipo di rivale. Anche a Malaga, nel primo tempo, i problemi sono iniziati quando l’attacco è andato fuori giri e tra tiri storti e errori l’Unicaja ha potuto accelerare. Le 24 palle perse biancorosse sono state l’elemento dirimente, contro un team grosso, che chiude l’area, pieno di atleti per volare in contropiede: Carter, Perry e Ejim su tutti.
La Unahotels è chiamata a una prova al limite della perfezione nella gestione del pallone, per tenere i ritmi bassi e ridurre al minimo le palle perse, e nella circolazione. Contro realtà organizzate come l’Unicaja, anche l’enorme talento individuale di Winston e Smith non può molto e lo stesso male per la pur ispirata pericolosità perimetrale di Cheatham. Tutti devono dare un mattoncino, non rifiutare tiri e stare attenti alla posizione, per evitare fughe e accelerazioni. Dietro, poi, Faye e soci non dovranno lasciare nulla se non le briciole. A queste condizioni, non semplici, la Unahotels può provare a rimanere a galla e magari spostare tutto agli ultimi minuti, dove arriverebbero col tifo a favore e maggior leggerezza. «Ci attende ovviamente una partita difficilissima, che arriva dopo soli tre giorni da quella di Scafati, con in mezzo anche il viaggio di ritorno. È chiaro che quella che abbiamo di fronte a noi è un’altra settimana molto impegnativa – dice il coach Priftis -. Malaga è una squadra di altissimo livello, che abbina qualità a quantità. Per giocare alla loro altezza dobbiamo essere concentrati, fisici e soprattutto molto attenti a livello tattico. Abbiamo recuperato Faried, che ci è mancato molto la scorsa settimana. Sono certo che lotteremo, abbiamo grande motivazione per fare del nostro meglio, giocando insieme, di squadra, con l’intenzione di essere competitivi contro un grande team».l © RIPRODUZIONE RISERVATA