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Reggiana, Salerno e altri dirigenti granata presi di mira dopo la vittoria nel derby

Wainer Magnani
Reggiana, Salerno e altri dirigenti granata presi di mira dopo la vittoria nel derby

Insultati il presidente e la sua famiglia. Il patron del Modena Rivetti si è scusato per l’accaduto

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Reggio Emilia Lacrime, gioia e rabbia sono emozioni che si sono susseguite in un finale di partita incandescente e che ha visto protagonisti un manipolo di maleducati e violenti tifosi modenesi. Non solo hanno inveito contro Carmelo Salerno, seduto in tribuna d’onore con la famiglia, "colpevole" di essere nato in Calabria, oltre che essere il presidente della Reggiana, ma hanno anche insultato la moglie e la figlia che erano con lui, la cui colpa è quella di aver esultato al triplice fischio.

Una scena testimoniata da diversi video e che deve essere condannata in ogni modo. La stessa sorte è toccata alla figlia del vice presidente Giuseppe Fico e non è stato nemmeno risparmiato il patron Amadei anche se come sempre Romano ha cercato di smorzare gli animi e di stemperare l’atmosfera con una battuta che però, è stata, forse volutamente, mal interpretata. Così Amadei, prima di lasciare la tribuna, ha chiesto scusa inchinandosi in modo ironico, rimarcando che a volte si sbaglia. Ma forse sbaglia chi insulta un signore che per il Modena ha fatto tanto. L’aspetto disarmante e allo stesso tempo inconcepibile è che il tutto è avvenuto in tribuna autorità, dove però l’unica tutela per i dirigenti granata era uno steward che, a fine partita, ha potuto fare poco fino a quando non è stato aiutato da altri colleghi, anche se il linciaggio verbale ai danni del presidente Salerno e della sua famiglia era già avvenuto.

L’amarezza dei dirigenti granata scaturisce nel constatare che, nonostante si cerchi di promuovere, anche in Lega di serie B, il rispetto della persona o la tutela delle donne, poi avvengono episodi simili, a causa di un risultato. Le lacrime che ha versato il presidente Carmelo Salerno a fine partita erano un misto di gioia per la vittoria nel derby e di rabbia per ciò che la sua famiglia ha dovuto subire. Va detto che il presidente del Modena Carlo Rivetti, quando si è accorto del trambusto che erano scoppiato sotto la sua postazione e ha visto Carmelo in lacrime, ha chiesto spiegazioni e subito dopo si è scusato con Salerno. Un gesto gentile ma forse la società granata si aspettava anche un atto ufficiale del club per condannare chi allo stadio si comporta in modo incivile e soprattutto usa violenza verbale contro le donne.

Il presidente Salerno è in possesso di numerosi video dell’accaduto e sta meditando se presentare o meno denuncia alle forze dell’ordine, anche se la gioia per la vittoria nel derby ha in qualche modo attenuato la sua collera. È anche vero che lo stadio Braglia sta evidenziando tutte quelle che sono le sue carenze strutturali in termini di ospitalità e quando allo stadio ci sono 14mila persone tutto diventa più complicato, ma ciò non giustifica la mancanza di sicurezza all’interno dello stadio, in tribuna d’onore come in tribuna stampa o nel parterre, dove erano posizionati i familiari dei giocatori. Anche in quella zona dello stadio ci sono stati momenti di tensione, così come nella zona riservata agli sponsor granata.

Resta poi un mistero come mai un oggetto non identificato, probabilmente un drone, abbia potuto sorvolare la curva ospiti sprigionando dei fumogeni con i colori del Modena. Una zona che era stata presidiata in modo capillare fin dalle prime ore, tanto che si è perfino impedito a un signore di entrare con una custodia per occhiali. Questo per rimarcare come i controlli ai tornelli, anche se per l’occasione ridotti, siano stati certosini quando poi si è perso di vista un episodio che possiamo anche definire grave per le possibili conseguenze. Ciò che è giusto sottolineare, invece, è che nonostante gli sfottò con tanto di striscioni da una parte e dell’altra, non si sono registrati incidenti o tentativi di scontri tra le due tifoserie. © RIPRODUZIONE RISERVATA