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Juve Stabia-Reggiana, granata in campo stasera: l’obiettivo è la salvezza

Wainer Magnani
Juve Stabia-Reggiana,  granata in campo stasera: l’obiettivo è la salvezza

Fischio di inizio ore 20.30 a Castellammare di Stabia: .la squadra di Davide Dionigi non si può permettere il lusso di fare calcoli

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Reggio Emilia La Reggiana si gioca stasera (ore 20. 30) a Castellammare contro la Juve Stabia il primo match ball per centrare la salvezza. La squadra di Davide Dionigi non si può, però, permettere il lusso di fare calcoli ma deve applicare un principio che in passato è stato applicato poco volte: se non posso vincere l’importante è non perdere. Certo, l’idea di chiudere in anticipo il discorso salvezza è importante e la Reggiana ha l’occasione di centrare la quarta vittoria di fila ma occorre tenere presenti tanti fattori ad iniziare dal valore dell’avversario. La Juve Stabia è al quinto posto, le manca un punto per blindare i play off ma ha ancora una possibilità di agganciare la Cremonese al quarto posto. Un particolare importante in proiezione play off poiché consente di giocare direttamente la semifinale. L’altro elemento ancora più significativo è che la Juve Stabia ha costruito le sue fortune al Romeo Menti cogliendo 33 dei 54 punti che vanta in classifica. La formazione di Pagliuca fa dell’aggressività a tutto campo, uomo contro uomo e un gioco molto veloce e verticale le sue peculiarità. Sono le stesse direttive che Dionigi ha cercato di impostare nella sua breve gestione alla Reggiana. I granata, quindi, saranno chiamati a confrontarsi con un avversario che ha esaltato i principi di gioco, tattici e agonistici che hanno portato Rozzio e compagni a vincere le ultime tre partite. Se poi aggiungiamo un ambiente particolarmente infuocato, un terreno di gioco in sintetico molto veloce e dalle dimensioni ridotte, il quadro è completo.

Chi ha avuto l’esperienza di giocare al Romeo Menti, vedi Paolo Rozzio, sa cosa l’aspetta. Il tecnico Davide Dionigi è preoccupato della tenuta atletica della sua squadra perché molti giocatori sono spremuti e in riserva di energia ma può puntare su un ritrovato orgoglio e autostima dei granata. La stessa capacità di rimontare per due volte lo svantaggio (Modena e Spezia) è un segnale importante, il che significa che i granata sanno rimanere in partita e non mollano mai. Si potrebbe dire una “Reggiana che non muore mai” anche se tutto è sbocciato nelle ultime tre partite. Il mister granata ha diversi giocatori non al meglio e soprattutto poche alternative a centrocampo, anche per la squalifica di Sersanti. La differenza la dovrà far la compattezza del gruppo, lo spirito di sacrificio e l’orgoglio: valori morali che la Reggiana ha evidenziato in modo particolare sotto la gestione Dionigi. Ci sono anche certezze emerse in quest’ultimo periodo e che fanno essere fiduciosi: Gondo e Portanova sono sempre andati a segno nelle ultime tre partite evidenziando uno stato di forma psico-fisica straordinaria. In più c’è un rigenerato Natan Girma che è tornato l’uomo che può inventare qualsiasi giocata. L’altro fattore che ha cambiato volto alla squadra è il rientro del capitano Paolo Rozzio che ha dato organizzazione e una leadership ben precisa. Rozzio dovrà stringere i denti perché anche per lui i ritmi di gioco sono molto serrati, come del resto per tutti dato che lo stesso si può dire della Juve Stabia che ha giocato a Brescia in inferiorità numerica per l’espulsione di Sgarbi, oggi assente per squalifica. Mal comune mezzo gaudio? Forse, anche se Pagliuca ha un organico più profondo mentre Dionigi è in emergenza e con sette giocatori diffidati. A livello di formazione, vista l’indisponibilità di Fiamozzi ci sarà il ritorno di Meroni nel terzetto dei difensori centrali. Il tecnico dovrà valutare se schierare un centrocampista in più e concedere a Portanova di agire come seconda punta o se invece sfruttare il buon momento di Natan Girma al fianco di Gondo.  © RIPRODUZIONE RISERVATA