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Giro d’Italia, la 12esima tappa Modena-Viadana passa ancora per il Reggiano

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Giro d’Italia, la 12esima tappa Modena-Viadana passa ancora per il Reggiano

Giovedì 22 maggio l’atteso passaggio a partire da Castellarano per arrivare nella Bassa

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Reggio Emilia A sole 24 ore di distanza dall’arrivo a Castelnovo Monti, la nostra provincia sarà parte integrande della 12ª tappa, quella che partirà da Modena e arriverà a Viadana, al confine tra il Reggiano e il Mantovano. Una tappa che si presta sia alla fuga di un nutrito gruppo di atleti, almeno nella prima parte, ma anche ai velocisti che hanno tutto il tempo di recuperare il terreno perso in Appennino negli ultimi 90 km, tutti praticamente in discesa e pianura. Anche in questo caso la fuga sarà cercata soprattutto da chi è a caccia di punti validi per la classifica di miglior scalatore, visto che saranno tre i Gpm di terza categoria, tutti in territorio reggiano, ovvero a Baiso, Trinità e Rossena. Definita la tappa delle “Terre Matildiche”, va ricordato che il Giro d’Italia su quelle strade è già transitato l’11 maggio 2021, in una giornata bersagliata dal maltempo, quando la tappa – dopo la partenza da Piacenza – arrivò a Sestola e venne vinta dall’americano Joseph Dombrowski, che precedette Alessandro De Marchi (che conquistò provvisoriamente la maglia rosa) e Filippo Fiorelli della Bardiani. Dopo il via da Modena, attraversati Maranello, Fiorano e Sassuolo, si entrerà subito nel Reggiano a Castellarano: veloce passaggio da Roteglia e inizio salita di Baiso.

opo il Gran premio della Montagna, la strada continua a salire per raggiungere Montefaraone e Case Spadaccini, per scendere a Carpineti. Su Carpineti c’è sicuramente da aprire una parentesi in quanto negli anni Settanta la località appenninica era scelta da molti campioni del pedale per potersi allenare nel periodo ferragostano al fresco dei castagneti locali. Vista la passione e l’arrivo nel paese di tanti tifosi ed appassionati, la Pro loco, unitamente a tanti volontari, iniziò a organizzare il “Circuito delle Carpinete”, che ben presto divenne una delle gare scelte dal mitico Ct della nazionale azzurra Alfredo Martini, come indicativa premondiale. Il primo anno vinse Felice Gimondi, con la storica maglia biancoazzurra della Bianchi-Campagnolo, l’anno successivo trionfò Francesco Moser, che batté proprio Gimondi. Moser si ripeté l’anno successivo e il trentino di Palù di Giovo si aggiudicò anche l’edizione del 1978. Altri vincitori furono Visentini e Baronchelli, mentre Saronni si aggiudicò il 16 agosto 1980 l’ultima edizione della corsa. Dopo Carpineti, la tappa di domani passerà nuovamente da Felina (traguardo a punti), poi una volta attraversato l’abitato di Gombio salirà a Canossa dove è posizionato il secondo Gpm di giornata. Veloce discesa verso Ciano d’Enza per affrontare subito l’ultima salita, quella che porta a Canossa, prima di scendere da Borsea sino a Quattro Castella. Da questo punto in poi la valle dell’Enza passando da Bibbiano (paese natale di Bruno Reverberi), Montecchio, dove ha sede la CSF, sponsor del team cavriaghese, Sant’Ilario d’Enza, Sorbolo Levante e Brescello. Al km 145, primo passaggio da Viadana per il circuito di 34 km tutto sul confine cremonese- mantovano, passando da Sabbioneta, Casalmaggiore, Casalbellotto per poi tagliare il traguardo a Viadana, dopo 179 km. Partenza da Modena alle 13.05 e arrivo in terra virgiliana tra le 17 e le 17.30. A.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA