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Reggiana, mercato: il punto sulle uscite del club granata

Luigi Cocconcelli
Reggiana, mercato: il punto sulle uscite del club granata

La società valuta la posizione di Pizzimenti poi dovrà mettersi all’opera sulla nuovo rosa. Restano sei gli slot ancora disponibili per gli Over, visti i contratti già in essere

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Reggio Emilia In casa Reggiana si valutano profili di eventuali soci in entrata, ma la questione societaria non impedisce la programmazione futura. Come accade ogni stagione è già in atto in tutti i club della Serie B la caccia ai giovani più promettenti e chi prima arriva di solito è favorito. Tipico esempio due anni fa quando Goretti e Nesta ottennero dalla Fiorentina il prestito di Bianco. E anche ora il club granata si sta guardando attorno. A gennaio si era parlato di un interessamento granata per il giovane difensore centrale Coppola fresco di rientro al Pisa una volta terminata la stagione della Vis Pesaro cui era stato girato in prestito. E chissà che ora quel nome non torni buono.

Certo per muoversi bisogna prima che sia definito il rapporto ed il rinnovo con il direttore sportivo Marcello Pizzimenti, oltre che ovviamente il budget. Di sicuro si ripartirà da Dionigi, con la salvezza è arrivato il rinnovo automatico: il mister della salvezza è contentissimo di rimanere e di cimentarsi dall’inizio con la Reggiana. Ma sul fronte giocatori cosa potrebbe accadere? Nel bene e nel male, dando per scontati i rinnovi di Libutti e Rozzio, e i rientri dai prestiti, la Reggiana ha sotto contratto 19 giocatori. Il che non è detto sia un bene. Il perché è presto detto. Il regolamento prevede tre diverse liste. Una, Over 23, composta al massimo da 18 elementi, una Under 23 illimitata e poi la possibilità di eleggere due calciatori cosiddetti bandiera, che abbiano almeno quattro anni di tesseramento consecutivi. Una precisazione. Una società potrebbe tesserare anche un numero superiore di Over, li dovrebbe pagare, far allenare, ma non mettere a referto. Situazione che di solito si verifica solo per chi ha il contratto, non rientra nei piani e non si è riusciti a collocare altrove o ricorrere alla risoluzione consensuale. Che sempre un costo economico comporta.

Dei 19 giocatori sotto contratto, due (Libutti e Rozzio) , sarebbero i cosiddetti "bandiera", degli altri cinque (Motta, Brekalo, Nahounou, Maggio e Cavallini) sono Under, e i restanti (Sposito, Sampirisi, Meroni, Stramaccioni, Urso, Reinhart, Stulac, Portanova, Marras, Girma, Gondo, Varela) Over. E siccome, come detto, il numero massimo di Over è di 18, ne deriva che a disposizione del direttore sportivo restano solo sei slot. Di cui uno certamente dovrà essere occupato da un portiere esperto, che sia Bardi od un altro qualora si decida di puntare in pianta stabile su Motta. Come dire che, giudizio tecnico a parte, si dovrà operare anche, e non poco, sulle uscite.

Ai saluti sono Vergara, Lucchesi, Pettinari, Vido, Sosa, Fiamozzi. Ignacchiti e Kumi faranno ritorno rispettivamente all’Empoli e al Sassuolo, ben difficilmente verrà proposto il rinnovo a Cigarini (per lui potrebbe esserci un posto nello staff tecnico, magari di una formazione delle giovanili, o dirigenziale) e Kabashi. Prima questione da affrontare l’eventuale riscatto di Sersanti. La Reggiana ha il diritto per una cifra attorno al milione e 300 mila, somma onerosa ma perdere a zero un ragazzo che se ha finito in calando per buona parte della stagione ha tirato la carretta, non vale la candela. Anche perché la Juventus ha il diritto al contro riscatto e se lo esercitasse comunque le casse sociali avrebbero un’iniezione di danaro fresco. L’ideale sarebbe avere già un eventuale compratore per decidere se monetizzare. A gennaio c’era stato un interessamento del Pisa, ma con la promozione in A forse gli obiettivi cambiano.

E poi c’è il caso di Bardi. Il portiere, uno dei, se non il, migliori in categoria è in scadenza, a Reggio si trova bene, ma ha 35 anni ed è alla firma di uno dei suoi ultimi contratti. Bisogna valutarne le intenzioni, quali altre offerte sono giunte ai suoi agenti e le pretese economiche. Il presidente Salerno va da tempo sostenendo che una società come la Reggiana non possa prescindere dalla sostenibilità economica e questa si raggiunge in due maniere. Costruendosi i giocatori in casa, nel settore giovanile, e con le plusvalenze. E qua il discorso riguarda Manolo Portanova e Girma. Il primo ha sempre pendente la vicenda processuale ma ha dimostrato di avere un motore da serie A e non è escluso che qualcuno bussi alla porta di via Brigata Reggio. La valutazione è minimo di un paio, se non oltre, di milionii.

Per Girma, poi interrotte dall’infortunio, un anno fa avevano chiesto referenze ed informazioni dal’estero e dall’Italia il Bologna. Il ds felsineo Sartori è stato spesso ospite al Città del Tricolore nelle gare interne del team granata, anche se a dire il vero pare più che altro per osservare Vergara, il cui finale di stagione, con 4 reti nelle ultime cinque partite è un gran bel biglietto da visita e chissà se qualcuno tornerà alla carica. E se arriveranno offerte la Reggiana mica le rispedirà al mittente. © RIPRODUZIONE RISERVATA