Il patron della Reggiana Romano Amadei: «Restiamo per dare continuità alla società»
Dopo la trattativa saltata per la cessione assicura: «Cedere una società di calcio non è mai facile perché ci sono tanti rischi: puoi passare la mano a un gruppo che poi non si dimostra solido»
Reggio Emilia Alla vigilia dell’inizio del campionato la notizia che forse tutti i tifosi granata attendevano è rappresentata dal fatto che gli attuali soci – Romano Amadei, Carmelo Salerno e Giuseppe Fico – manterranno la proprietà della Reggiana. «Sono entrato nell’ordine di idee di proseguire nella gestione della Reggiana – dice il patron Romano Amadei -. Diciamo che è un’ipotesi che ho messo nel conto, poi tutto è possibile ma al momento questa è la prospettiva più concreta».
Questo significa che i gruppi che si sono messi a sedere per acquistare la Reggiana non hanno offerto le necessarie garanzie o non c’è stata una visione comune di come procedere per l’eventuale passaggio di proprietà. «Cedere una società di calcio non è mai facile – prosegue il patron – perché ci sono tanti rischi: puoi passare la mano a un gruppo che poi non si dimostra solido come ipotizzava e ti ritrovi a dover rispondere di ciò che hai fatto oppure non riesci concretamente a toccare con mano le potenzialità finanziare del gruppo». Romano Amadei è un imprenditore vecchio stampo: non ama i conti correnti nel Delaware e men che meno trattare con professionisti che rappresentano fondi stranieri. «Vedremo: per ora noi tre soci ci siamo, pur con le nostre possibilità finanziarie e la massima attenzione nella gestione del club» avverte. Sul fronte del campionato Amadei è molto prudente. «Dovremo confrontarci con avversarie di valore che al momento non conosciamo. Non sarebbe corretto sbilanciarsi, di sicuro sappiamo che il nostro obiettivo deve essere la salvezza».
Il patron granata ha seguito quasi tutte le amichevoli di precampionato ma preferisce non sbilanciarsi sul valore della Reggiana. «Non mi va di esprimere giudizi sui singoli, se sono o meno di categoria. Abbiamo dei giovani che dovranno diventare prima uomini e poi bravi giocatori. C’è un gruppo affidabile che è rimasto dallo scorso anno ma non dobbiamo né illuderci né demoralizzarci. Aspettiamo con fiducia la prova del campionato». Romano Amadei non nasconde la sua fiducia nel tecnico granata Davide Dionigi. «Non voglio dare un giudizio su Davide Dionigi come allenatore – ammette – anche se ciò che ha fatto lo scorso anno è stato un miracolo. Dopo le sconfitte con Cremonese e Pisa, pensai che ormai fossimo spacciati e invece l’allenatore e la squadra sono stati capaci di una grande impresa. Dionigi mi piace per il suo modo di porsi e di parlare, è una persona perbene e lo si percepisce da tanti aspetti. Sa trasmettere il suo pensiero in modo efficace alla squadra. Mi dicono che è un grande lavoratore, che si impegna molto per la Reggiana, tenendo conto che è un reggiano e questo non può che fargli onore».