Juve Stabia – Reggiana, ai granata serve un altro blitz magico: l’analisi prima della partita
Oggi alle 15 Regìa al Romeo Menti di Castellammare di Stabia a distanza di 127 giorni dal match salvezza, per rinverdire un risultato che è entrato nella storia della società
Reggio Emilia La Reggiana torna oggi (ore 15) al Romeo Menti di Castellammare di Stabia a distanza di 127 giorni per rinverdire un risultato che è entrato nella storia della società granata. Una salvezza impensabile e dai risvolti miracolosi, suggellata dal successo sulla Juve Stabia con una doppietta di Natan Girma. Il tecnico Davide Dionigi, autore di quella impresa, ha voltato pagina ma è rimasto un comandante che ha ben saldo il timone e vuole a tutti i costi centrare un obiettivo: mantenere la categoria.
È sbagliato cullarsi sulle illusioni o dare per scontato ciò che lo scorso campionato sembrava ormai un miraggio: la serie B va conquistata partita dopo partita e sarà una battaglia fino alla fine. «Poi il tempo e il lavoro – ha rimarcato il tecnico granata – diranno se potremo andare oltre». La sfida odierna contro la Juve Stabia è lo specchio fedele di ciò che serve alla Reggiana per agguantare la salvezza: spirito di sacrificio, applicazione, sofferenza e grinta per riuscire a far emergere le qualità di questo gruppo. Valori tecnici che sono indiscutibili ma che non possono essere fine a se stessi bensì l’espressione di un gioco di squadra. Ecco l’altro elemento di identificazione della Reggiana di Dionigi: il tecnico ha cercato di trovare in fretta una precisa fisionomia per poter essere un passo avanti alle avversarie, almeno inizialmente; dovrà essere questo il punto di forza. Alla terza giornata, con il mercato appena finito, è ancora presto per potersi sentire squadra ma la Reggiana ha un qualcosa in più e lo si percepisce nell’aria ma non dipende dal fatto che questa rosa è più forte dello scorso anno o più funzionale al gioco di Dionigi ma sono le motivazioni che hanno accompagnato nelle scelte il ds Fracchiolla destinate a fare la differenza. «Abbiamo cercato giocatori funzionali al nostro sistema di gioco – ha sottolineato Dionigi – e ci siamo orientati su profili con forti motivazioni, desiderosi di rilanciarsi». Ripensando al passato è una filosofia che ha sempre accompagnato la gestione Corni-Marchioro e diciamo la verità, per certi aspetti Dionigi ricorda Pippo. «Ero un ragazzino – ricorda Davide la sua esperienza in maglia granata – risiedevo a Reggio ma Pippo ha preteso che vivessi a Villa Granata assieme ai compagni. Ero alloggiato nella torretta».
Ecco il senso di appartenenza che oggi Dionigi cerca di trasmettere alla sua Reggiana quando afferma: «vorrei che i tifosi reggiani si identificassero in questa squadra e ne siano orgogliosi». Oggi a Castellammare di Stabia c’è in palio tutto questo: punti pesanti per la salvezza ma anche la convinzione di voler rappresentare degnamente una città, una tifoseria, un popolo. C’è anche un altro risvolto che occorre considerare: sulla carta sono queste le partite che la Reggiana deve puntare a vincere o comunque a fare punti per un equilibrio di valori in campo. La Juve Stabia di mister Pagliuca prima (e Abate ora) ha costruito le sue fortune sulla feroce aggressività in tutte le zone del campo e sulla tenace e ostinata pressione sugli avversari, confidando in un ambiente che sa trascinare i giocatori. Sono le stesse armi che deve usare la Reggiana se vuole poi affidarsi agli spunti individuali dei vari Gondo, Portanova, Girma o Novakovich. Questa è una partita che si deve giocare da squadra che ha fame di risultati e identità di gruppo. Sotto questo profilo caratteriale è un grande esame per la Reggiana anche se le statistiche dicono che i granata al Romeo Menti hanno una favorevole tradizione. La formazione? Dionigi ha un concetto preciso: chi arriva si deve mettere in fila e meritarsi la maglia da titolare. Per questo motivo è difficile pensare a stravolgimenti rispetto all’undici sceso in campo con l’Empoli. L’unica eccezione può essere il ritorno del capitano Rozzio al centro della difesa.l © RIPRODUZIONE RISERVATA