«Motta fa le fortune della Reggiana: ha grandi prospettive future»
Calcio Serie B: l’ex Facciolo esalta il portiere granata decisivo sabato contro la Juve Stabia
Reggio Emilia «Edoardo Motta mi piace, lo ritengo un portiere che ha grandi prospettive future». Così si è pronunciato "Rambo" Nico Facciolo, un ex portiere che non ha bisogno di presentazioni ma soprattutto ha svolto per tanti anni il ruolo di preparatore dei portieri. «Lo ritengo un ragazzo più che positivo – prosegue Nico nella sua analisi – che ha delle potenzialità importanti. Logico che occorre mettere nel conto qualche errore ma al momento mi pare che si stia comportando bene». Più che bene: esordio da imbattuto martedì con l'Italia Under 21 e soprattutto migliore in campo a Castellammare di Stabia dove ha mantenuto inviolata la porta della Reggiana, ciò che non accadeva da venti partite.
«L'ho apprezzato nella sfida col Palermo e anche contro l'Empoli si è ben comportato – precisa Nico –. Contro la Juve Stabia ha fatto parate importanti. Le critiche ci stanno e fanno anche parte di una crescita. Motta si deve abituare, anzi prenderle come stimolo per migliorare giorno dopo giorno. La società lo deve difendere in ogni modo, anche perché ritengo sia un patrimonio tecnico importante per il club». Facciolo, però, dà un consiglio a tutti, tifosi e addetti ai lavori compresi: «Dobbiamo lasciare ad Edoardo il tempo di entrare nella parte, deve giocare e solo tra una decina di partite potremo avere un giudizio più completo. Lo scorso anno aveva davanti uno straordinario portiere come Bardi per cui ha bisogno di tempo per crescere, sbagliare e imparare». Nico non è d'accordo con chi ha criticato Motta per il gol subito da Popov contro l'Empoli: «Chi dice che doveva stare in porta caso mai avrebbe detto che sarebbe dovuto uscire perché sono quelle situazioni che si prestano a diverse interpretazioni». Nico non vuole ancora tracciare un profilo definitivo di Motta: «Lo voglio rivedere tra dieci partite quando avrà preso confidenza col campionato, anche se fin da ora lo ritengo un portiere importante, con una scuola di valore come la Juventus. Già qualche anno fa lasciava intravedere delle grandi potenzialità. Deve trovare continuità e col passare delle partite potrà dimostrare il suo talento».
A livello tecnico Facciolo si limita ad alcuni aspetti: «Vedo che copre bene la porta e sa leggere bene le situazioni, deve trovare i tempi giusti delle uscite e della posizione tra i pali ma solo giocando può acquisire questa esperienza. Come portiere, però, lo ritengo completo e anche come carattere mi piace. In questo avvio di campionato non mi pare abbia commesso grossi errori, anzi. Certo deve ancora migliorare tanto, come il saper giocare con i piedi. Premetto che io non amo le squadre che iniziano l'azione dal basso. Non capisco il senso di fare tre o quattro passaggi davanti all'area di rigore, perdere trenta secondi per poi arrivare al lancio lungo, caso mai col rischio di fare un errore e prendere gol. Purtroppo, però, è una moda che tanti allenatori stanno attuando. Io appartengo alla categoria che pensa che il portiere debba parare e non fare il regista difensivo».l © RIPRODUZIONE RISERVATA