Quando la panchina premia: quella del Modena è la più decisiva in Serie B
Le mosse di Andrea Sottil hanno premiato, con 5 sostituzioni vincenti sulle 15 effettuate nelle prime tre gare di campionato: nessuno come i gialloblù
MODENA. Dopo tre giornate di campionato il re dei cambi vincenti siede sulla panchina del Modena. È Andrea Sottil l’allenatore che ha avuto il tocco più magico nel fare la sostituzioni durante le gare, mosse che hanno reso molto in termini di gol e assist, i due parametri presi in considerazione per questa statistica.
I numeri e la classifica
I gialloblù subentrati durante le tre partite hanno portato alla causa comune tre assist e due reti: a Genova con la Sampdoria i due passaggi gol di Magnino, entrato al 73’, e la rete di Zanimacchia subentrato al 66’, mentre la vittoria sul Bari è stata arrotondata dalla rete di Pedro Mendes su corner di Defrel, entrambi in campo solo dal 78’. In questa graduatoria, dopo 270’ di campionato il tecnico del Modena è seguito da Vincenzo Vivarini (Pescara) con 3 cambi vincenti e da altri quattro mister a quota 2: l’ex gialloblù Paolo Bianco ora sulla panchina del Monza, Guido Pagliuca su quella dell’Empoli, Massimo Donati alla guida della Sampdoria e Davide Possanzini a quella del Mantova.
Beata abbondanza
È evidente che, oltre alle scelte felici dell’allenatore, in questi casi conta molto anche la ricchezza quantitativa e soprattutto qualitativa dei giocatori in panchina. Se, soltanto per restare alla partita contro il Bari, puoi far entrare Beyuku, Sersanti, Mendes, Defrel e Magnino, e in panchina avresti ancora, oltre a Pergreffi e Nador, anche Cauz, Cotali, Dellavalle e Caso, tutti titolari nella scorsa stagione in Serie B, allora è un bell’andare. Considerando ovviamente che sabato scorso tutti questi giocatori si potevano aggiungere agli undici schierati dal primo minuto in una formazione dalla caratura piuttosto alta. “Tutti devono sentirsi titolari”- la frase spesso ripetuta da Sottil e da altri suoi colleghi non è solo un incoraggiamento psicologico a chi in quel momento sta giocando meno o per niente, ma un’affermazione che prima o poi finisce per trovare conferma in un torneo lungo e usurante come quello cadetto. In un calcio in generale nel quale quella delle cinque sostituzioni è una regola che lo ha cambiato profondamente.
La classifica complessiva
Tornando alla graduatoria attuale, e ricordando sempre che in una statistica su appena tre partite può pesare anche il fattore casualità, si vede come per la metà dei tecnici di B, dieci su venti, non c’è stato ancora nessun cambio vincente, almeno nei termini di gol e assist. Anche se quasi tutti hanno utilizzato le cinque sostituzioni nelle tre partite giocate e chi non ha 15 cambi fatti su 15 è a 13 o 14, con il solo Aquilani a 12, e tra quelli con zero cambi vincenti ci sono pure gli allenatori di due delle tre squadre appaiate al Modena sulla vetta della classifica generale, Mignani (Cesena) e Alvini (Frosinone).
Statistiche e precedenti
Se andiamo a vedere come è andata negli ultimi campionati di B, troviamo che lo scorso anno in testa per cambi vincenti risultarono Grosso (38) e Stroppa (32), allenatori di Sassuolo e Cremonese promosse in A, mentre Inzaghi (Pisa) si fermò a 11. Nel 23/24 primo per cambi vincenti Pecchia (24), terzo Vanoli (18), tecnici delle promosse Parma e Venezia, nella stagione 22/23 ancora primo Grosso (29), alla guida del Frosinone vincitore del campionato, e nel 21/22 primo Stroppa (28) e secondo Pecchia (24), allenatori rispettivamente di Monza e Cremonese promosse in A. Insomma, parafrasando Alberto Sordi e Monica Vitti, ma ‘ndo vai se la panchina (di qualità) non ce l’hai?
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