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Reggiana-Spezia, un pareggio che lascia l’amaro in bocca: l’analisi della partita

Wainer Magnani
Reggiana-Spezia, un pareggio che lascia l’amaro in bocca: l’analisi della partita

Calcio Serie B: le occasioni create nella ripresa dai granata che non hanno saputo sfruttare la superiorità numerica

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Reggio Emilia Con lo Spezia arriva il secondo pari consecutivo per la Reggiana al Mapei Stadium. Rinviato quindi l’appuntamento con la vittoria, ma i granata cancellano il brutto passo falso di sabato a Bolzano contro il Sudtirol. Nel turno infrasettimanale arriva un pareggio che lascia l’amaro in bocca per le occasioni create nella ripresa dai granata che non hanno saputo sfruttare la superiorità numerica. Ci sono tanti segmenti di partita nei novanta minuti. Così dopo un primo tempo dominato dallo Spezia e che l’ha visto meritatamente in vantaggio con Lapadula, è bastato un episodio (l’espulsione di Hristov in avvio di ripresa) per cambiare il corso del match e, grazie alla superiorità numerica e ad uno schieramento più offensivo con l’inserimento di Girma, la Reggiana è diventata dominatrice del match. Il pareggio è stata la logica conseguenza non solo della superiorità numerica ma anche delle capacità tecniche di Girma che si è procurato l’espulsione di Hristov e poi ha trovato il gol con uno splendido tiro. La Reggiana ha avuto diverse occasioni per andare in gol in modo particolare con Charlys che prima ha impegnato Sarr in una parata a terra (72’) e poi ha colpito il palo interno (78’) con uno splendido tiro. Due occasioni che avrebbero meritato il gol. Lo specchio del momento difensivo che sta vivendo la Reggiana è tutto nel gol subito al 25’ del primo tempo: i granata sono in possesso della palla sulla fascia destra ma il rinvio di Rover è preda di Kouda che serve Lapadula con Papetti a stretto contatto ma non abbastanza per intercettare il diagonale dell’attaccante va a sbattere sul palo interno prima di entrare in rete con Bonetti e Motta spettatori. E pensare che questa è stata l’unica vera occasione di uno Spezia che ha gestito la partita a livello di palleggio ma senza affondare.

La Reggiana nelle sue ripartenze non ha mai trovato il guizzo
vincente anche perché schierava il l solo Novakovich in attacco, con Portanova in appoggio. Troppo poco. Non a caso nella ripresa il tecnico Dionigi ha tolto Rover e inserito Girma per dare maggiore consistenza alla manovra d’attacco. Un minuto l’inizio del secondo tempo si registra l’episodio che cambia gli equilibri: Hristov atterra Girma al limite dell’area, per Zanotti è solo ammonizione ma viene richiamato al Var da Ghersini che decreta l’espulsione del difensore spezzino. La superiorità numeri consente alla Reggiana di trovare subito il pareggio, al 60’, con Girma che sfrutta un assist di Novakovich. La lezione che si deve trarre da questo pareggio è che la Reggiana non si può permettere di giocare in modo così passivo e con uno schieramento rinunciatario perché ha uomini offensivi di qualità. Altro elemento è che occorre migliorare l’organizzazione difensiva. Pessimo il debuttante arbitro Zanotti. l © RIPRODUZIONE RISERVATA