Basket Europe Cup, Una Hotels cerca risposte sul campo del Digione
Reggio Emilia: oggi alle 20 la partita della prima giornata
Reggio Emilia Una nuova avventura per togliersi di dosso qualche pensiero di troppo. Oggi alle 20 a Digione in Francia la Una Hotels compirà il primo passo in Europe Cup, la seconda competizione continentale della Fiba, quella in cui giocherà dopo l’eliminazione dai Q-Round di Bcl in Bulgaria. È un torneo, questo, dove Pallacanestro Reggiana si è tolta soddisfazioni. L’ha vinto a Bologna, unico trofeo europeo biancorosso, nel 2014, quando si chiamava Eurochallenge. L’ha sfiorato 3 anni fa, con la banda Caja-Cinciarini, sconfitta in finale del Bahcesehir guidato niente meno che Jamar Smith, miglior giocatore dell’ultimo atto. In questa edizione, la Una Hotels punterà ad andare il più avanti possibile, cercando di evitare le insidie contenute nella formula. Si parte con 10 gironi da 4, da cui passano le prime e le 6 migliori seconde, destinate a una seconda fase a gironi prima dei quarti di finale. Basta un inciampo di troppo, o una differenza canestri sfortunata, per rimanere coi piedi all’aria, ancor più con il regolamento che assegna 2 punti a vittoria e 1 a sconfitta, mantenendo sempre classifiche molto compromesse.
Oltre al Digione, o meglio il Jeanne d'Arc Dijon Bourgogne, formazione dedicata alla patrona di Francia, la pulzella d’Orleans Giovanna D’Arco, il girone J comprende i croati del Cibona Zagabria, vincitori degli spareggi preliminari, e dai kosovari del Bashkimi, ripescati dopo che i francesi dello Chalon, teorici assegnatari, hanno dominato il proprio Q-Round di qualificazione. Se n’è andata una rivale tosta, già partita bene pure in Bcl. Con l’attuale quadro, e sempre secondo pronostici validi il tempo di bruciare nella carta, la Una Hotels è la favorita, Digione la grande contendente. Oggi sarà già un duello di vertice, quindi, che vedrà di fronte i biancorossi e il loro pacchetto lunghi a una formazione francese costruita principalmente sugli esterni. E in particolare su due play tascabili, Bibbins di 173 cm che non ha sfigurato a Sassari l’anno scorso, e il veteranissimo Holston, 39enne a Digione dal 2015 (una sola stagione di pausa in mezzo), grande istituzione locale. Rapidi, intelligenti, pericolosi al tiro, hanno però un netto svantaggio di taglia rispetto a Caupain e Barford, chiamati a usare i muscoli a ripetizione. Stesso copione sotto canestro, dove il centro è un altro voto, Tariq Owens, ex di Varese, Napoli e Cremona, 205 di verticalità e agilità ma pochi kg addosso. La Una Hotels dovrà partire da qui, per tenere i ritmi bassissimi, evitando folate che accendano il pubblico e cercando di sfruttare i confronti diretti favorevoli. Ovvero quello che ha saputo fare solo a sprazzi con Udine e con Cantù: al debutto, è stato sufficiente, in trasferta a Desio e una risposta – dopo un successo sprecato malamente – è attesa in casa biancorossa. Con 13 gare da qui alla pausa di novembre, le occasioni non dovrebbero mancare, anche se bisognerà pure stare attenti alle energie da distribuire una porzione alla volta. © RIPRODUZIONE RISERVATA