Quarant’anni di corsa e di passione: la storia della Podistica Correggio che non si ferma mai
Fondata nel 1980 da un gruppo di ciclisti, oggi conta oltre cento atleti e continua a essere un punto di riferimento per chi vede nella corsa benessere e socialità
Correggio C’è un filo che unisce la corsa, la socialità e la storia sportiva di Correggio: la Podistica Correggio, una delle realtà più longeve e rappresentative del panorama atletico reggiano. A raccontarla è il suo presidente, Vidmer Costi, che è anche responsabile del settore atletico della Uisp di Reggio Emilia, un ruolo che lo rende protagonista e testimone di tutto ciò che accade nel mondo del podismo provinciale. «Il mio ruolo – spiega – è un po’ particolare, perché mi trovo a essere coinvolto su più fronti. Da una parte guido la Podistica, dall’altra seguo da vicino l’attività di tutte le società della provincia per conto della Uisp. Questo mi permette di vivere da dentro la realtà del podismo reggiano e di capire le sue trasformazioni negli anni».
La storia
La storia della Podistica Correggio parte da lontano: «La nostra società – spiega il presidente – è nata nel 1980 come una costola della Ciclistica Correggio. All’epoca, durante l’inverno, i ciclisti cercavano un modo per restare in forma anche quando non potevano allenarsi su strada. Così hanno iniziato a correre insieme, quasi per gioco. Da quella semplice abitudine è nata un’idea: fondare un gruppo podistico». In breve tempo, la sezione podistica si è resa autonoma e ha iniziato a strutturarsi. Il primo statuto ufficiale risale al 1984, quando la Podistica Correggio si è costituita come associazione indipendente, con proprie regole e finalità. «Da allora – prosegue – abbiamo attraversato anni di cambiamenti, adattandoci alle normative, ma anche ai tempi. Oggi siamo una delle realtà più solide del panorama reggiano, e il nostro obiettivo resta quello di promuovere la corsa come esperienza di salute, socialità e crescita personale». Oggi la Podistica Correggio conta circa 135-140 iscritti, di cui oltre un centinaio tesserati agonisti. È un dato significativo, soprattutto se si considera la contrazione generale delle società sportive: «Negli anni – racconta il presidente – la composizione del nostro gruppo è cambiata. In passato erano più numerosi i camminatori e gli amatori, mentre oggi prevalgono gli agonisti. Anche il Covid ha lasciato un segno: molti non competitivi hanno smesso, e le abitudini di vita si sono trasformate. Trent’anni fa, a trent’anni, si avevano già figli grandi e più tempo libero; oggi, invece, si formano le famiglie più tardi e il tempo per lo sport diminuisce. È un mutamento culturale e sociale che inevitabilmente si riflette anche nel mondo del podismo». Nonostante le difficoltà, la corsa continua a esercitare un fascino particolare: «La scienza – spiega – dimostra che la fatica produce endorfine, le cosiddette molecole del benessere. È questo che spinge le persone a tornare a correre: dopo lo sforzo, resta una sensazione di appagamento, di leggerezza mentale. È una fatica che lascia qualcosa di bello dentro, un’emozione che resta viva nel tempo». La Podistica Correggio è una presenza fissa nelle manifestazioni sportive della provincia. Partecipa al Campionato Provinciale Uisp di Reggio e a numerose corse locali, mantenendo sempre un legame stretto con il territorio: «Siamo parte integrante della comunità – sottolinea il presidente – . Le nostre maglie si vedono quasi in ogni gara della zona, e questo per noi è motivo d’orgoglio. La corsa è anche un modo per incontrarsi, stare insieme e condividere la passione per lo sport all’aria aperta».
Gli eventi
Ogni anno la società organizza anche un proprio evento, un’occasione di festa per tutti i soci e per chiunque voglia avvicinarsi al podismo. «Il nostro spirito – aggiunge Costi – non è mai stato quello della competizione fine a sé stessa, ma della partecipazione. Il podismo, prima di tutto, è un modo per stare bene, per ritrovare equilibrio e contatto con sé stessi e con gli altri». Guardando avanti, però, lo scenario non è privo di incognite: «Il movimento podistico – osserva il presidente – sta attraversando una fase complicata. C’è un calo progressivo di partecipanti, di circa il 3-4% all’anno, e questo si ripercuote sulle società, che fanno sempre più fatica a sostenersi economicamente e a organizzare eventi senza rimetterci. È probabile che, nei prossimi dieci anni, assisteremo a una selezione naturale: sopravviveranno solo le realtà più strutturate, quelle con un numero sufficiente di iscritti e una gestione solida. Mi auguro che la Podistica Correggio possa essere tra queste». Ma nonostante tutto, Costi resta ottimista: «La nostra società ha dimostrato di sapersi adattare e reinventare, e sono convinto che continueremo a farlo».l © RIPRODUZIONE RISERVATA