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Reggiana-Bari, orario e probabili formazioni: al Mapei Stadium inizia il tour de force dei granata

Wainer Magnani
Reggiana-Bari, orario e probabili formazioni: al Mapei Stadium inizia il tour de force dei granata

Reggio Emilia: cinque partite in ventidue giorni per la squadra di Dionigi: contro i pugliesi servono punti e continuità per consolidare la corsa verso la salvezza

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Reggio Emilia La Reggiana inizia oggi con il Bari un ciclo di cinque partite in ventidue giorni. L’appuntamento odierno con la formazione del mister Fabio Caserta è alle 15 al Mapei Stadium. Dopo il Bari, i granata affronteranno la trasferta di Monza sabato prossimo, quindi il turno infrasettimanale col Modena martedì 28 ottobre, quindi il match di mezzogiorno ad Avellino sabato primo novembre per chiudere questo segmento di campionato in casa con l’Entella, sabato 8 novembre. Libutti e soci giocheranno tre gare su cinque, compreso il sentitissimo derby col Modena. Il calendario, complicato e serrato, rende l’odierna sfida col Bari estremamente importante e significativa per la Reggiana per continuare la marcia d’avvicinamento alla salvezza. A prescindere dal valore dell’avversario, che pure è di spessore, la missione è quella di riuscire a tenere a distanza le formazioni che in questo momento sono alle spalle della Reggiana. Il Bari ha tre punti di ritardo rispetto ai granata e il primo obiettivo è di mantenerlo a distanza.

L’altro elemento è che il Mapei deve diventare ancora di più il fortino della Reggiana. Dionigi aveva già iniziato a farlo la scorsa stagione con le vittorie interne con Cittadella e Spezia e l’ha proseguito quest’anno mantenendo l’imbattibilità in casa. È una buona regola che però non sarà facile mantenere, perché la Reggiana affronterà un Bari ferito nell’orgoglio, per la non felice partenza e le contestazioni dei tifosi ma reduce da una corroborante vittoria sul Padova. Un “leone ferito” che vede nella partita contro la Reggiana l’occasione per svoltare la stagione. Forti motivazioni animano il Bari che ha qualità in organico che, seppur con qualche assenza importante, è di assoluto livello, soprattutto nel reparto offensivo visto che schiera Moncini, Gytkjaer e Partipilo. Le stesse motivazioni le dovrà trovare la Reggiana che arriva a questa sfida con entusiasmo e convinzione che deriva anche dal successo nel derby col Cesena ma soprattutto da un organico che sta sempre più corrispondendo alle aspettative dei tifosi e di Dionigi. È infatti una Reggiana esaltata dalle qualità di Girma, Marras, Tavsan e Portanova ma anche da un centrocampo che sta crescendo per qualità e agonismo, così come l’organizzazione difensiva sempre più efficace, non solo per l’ingresso di Magnani. Ci sono poi giocatori che hanno motivazioni personali, come i tanti ex di turno: soprattutto Andrija Novakovich che farà di tutto per essere decisivo. Per non parlare del ds Domenico Fracchiolla, barese doc come il vice allenatore Lorenzo Sibilano. A fare la differenza o comunque a contribuire a spingere la Reggiana verso la vittoria sono i tifosi e tutto l’ambiente. Non è una frase fatta o una banalità ma è un aspetto che tutti gli osservatori esterni sottolineano: non è mai facile per una squadra avversaria giocare in una bolgia com’è diventato lo stadio reggiano, ricco di passione e amore, che sa coinvolgere i granata in campo.

Inutile sottolineare che Reggio Emilia e la Reggiana vogliono dimenticare l’increscioso episodio che vide, nel match con il Bari del 12 gennaio scorso, Dorval e l’arbitro Prontera protagonisti nel cercare di far passare la tifoseria granata da razzisti con tanto di partita sospesa, senza contare il gol annullato a Portanova e espulsione di Lucchesi. Reggio Emilia è una città ospitale e votata all’integrazione culturale e i tifosi reggiani hanno una grande cultura sportiva pur mantenendo una forte rivalità calcistica. Meglio quindi ricordare, come precedente, la sfida del 22 luglio 2020 quando con un gol di Kargbo i granata vinsero la finale playoff e festeggiarono il ritorno in serie B dopo 21 anni. A livello di formazione sono recuperati Motta, Magnani e Gondo per cui l’allenatore Dionigi ha diverse opzioni e alternative. Facile prevedere una staffetta con Novakovich, così come la scelta tra Bozzolan e Rover. l © RIPRODUZIONE RISERVATA