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Reggiana-Bari, i granata prima soffrono poi dilagano: l’analisi della partita

Wainer Magnani
Reggiana-Bari, i granata prima soffrono poi dilagano: l’analisi della partita

Calcio Serie B: i pugliesi travolti dalla remuntada degli uomini di Dionigi. Il Mapei si conferma un fortino

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Reggio Emilia Piegando il Bari al Mapei, la Reggiana vince la seconda partita consecutiva e sono tanti gli elementi che devono far sorridere i tifosi granata. Per la sesta volta i granata ribaltano lo svantaggio iniziale e sfruttano alla perfezione la superiorità numerica. Era già successo contro l’Empoli, mentre l’unica volta che i granata si sono dovuti accontentare del pareggio è stato contro lo Spezia. È una vittoria meritata quella arrivata ieri anche se va dato l’onore delle armi a un Bari che nel primo tempo è stato padrone del campo ma ha sbagliato troppe occasioni (con Partipolo e Meroni) prima del vantaggio di Moncini (41’). Le partite si decidono anche su piccoli particolari e il pareggio di Tavsan al 47’ è stato di fondamentale importanza, anche perché fino a quel momento l’attaccante granata sembrava avulso dal conteso del gioco ma questa è una sua peculiarità. Tavsan si “accende e si spegne” nell’arco della partita ma quando vede la porta sono dolori per i portieri avversari. Splendido l’assist di Marras, altro giocatore decisivo. Un gol, il terzo personale per l’olandese, che conferma come le partite svoltano quando meno te l’aspetti. Così è stato al 13’ quando il varista Serra ha richiamato il pessimo arbitro Ferreri Caputi per convertire l’ammonizione di Nikolaou in rosso diretto per una entrata pericolosa sulla caviglia di Girma costretto ad essere sostituito.

Da quel momento la Reggiana è stata dominante, anche per l’ingresso di Magnani che ha dato sicurezza a tutti i compagni di squadra.  A prescindere dalle qualità tecniche il difensore reggiano è un leader ed emerge ancora di più perché quella granata è una squadra giovane, scesa ieri in campo con quattro Under: Motta, Bonetti, Bozzolan e Charlys. In superiorità numerica la Reggiana è stata intelligente a trovare maggiore ampiezza nella manovra dando l’impressione di poter trovare, prima o poi, la rete decisiva. Così è stato con Bozzolan (24’del secondo tempo) al suo primo centro stagionale. Il terzo gol di Lambourde (36’st) è stata solo una logica conseguenza della superiorità tattica e agonistica della Reggiana e di un Bari che da qualche minuto si era consegnato ai granata.

Quella col Bari è stata una vittoria di fondamentale importanza per la Reggiana che conferma di avere trasformato il Mapei in un fortino (8 punti in quattro partite). La Reggiana, per bravura o anche grazie a episodi positivi, è sempre riuscita a ribaltare quasi sempre lo svantaggio e ora nel percorso di crescita della squadra c’è anche una maggiore convinzione nei propri mezzi. La Reggiana sa leggere i momenti della partita ma soprattutto reagire alle avversità. Logico che ci sono giocatori imprescindibili e più passa il tempo e più aumenta il valore complessivo di una squadra che sa stare in campo nelle varie situazioni di gioco. Un organico che sta diventando sempre più profondo perché anche chi è subentrato nel corso della partita, come Lambourde che ha segnato il suo secondo gol, o Novakovich. Quanto sarà importante questa vittoria lo dirà la partita di sabato a Monza. Ciò che ora è fondamentale è non perdere di vista l’obiettivo finale: la Reggiana è a 33 punti dalla salvezza e tutto il resto è relativo. © RIPRODUZIONE RISERVATA