Monza-Reggiana, granata falcidiati dagli infortuni: obiettivo sovvertire i pronostici
Alle 15 la partita in trasferta: fuori Reinhart, Quaranta, Rozzio, Girma. Dalla panchina Magnani e Gondo
Reggio Emilia Davide contro Golia. La sfida tra Monza e Reggiana in programma oggi (ore 15) all’U-Power Stadium è davvero uno scontro impari: per monte ingaggi che vede il Monza al primo posto con 31 milioni di euro, mentre la Reggiana è 14ª con 8 milioni di stipendi lordi ma anche per profilo tecnico. In tal senso la differenza fra le due rivali odierne è resa ancora più evidente dalle ultime notizie dell’infermeria: l’infortunio occorso a Tobias Reinhart (probabile lesione) lo terràfuori per almeno due settimane e indisponibili sono Quaranta, Rozzio e Natan Girma, i cui rientri sembrano esseresi allontanati.
Magnani e Gondo sono a disposizione ma per la panchina. Tanto per la Reggiana quanto per il Monza, però, lo scontro odierno è un vero e proprio esame di laurea che mette in gioco la propria credibilità in termini di obiettivi, anche se diversi perché il Monza vuole tornare subito in serie A, la Reggiana cerca la terza salvezza di fila. Resta il fatto che a questa partita sia il tecnico Dionigi sia il collega Bianco riservano un significato del tutto particolare: la convinzione nei propri mezzi anche se alla vigilia in casa granata pesano le notizie negative che arrivano dall’infermeria. In termini di rendimento Monza e Reggiana hanno molto in comune: un filotto di sette punti nelle ultime tre partite (un pareggio e due vittorie) dopo una sconfitta bruciante alle spalle, i granata a Bolzano, i brianzoli in casa col Padova. La differenza in classifica sono i due punti determinati da un pareggio in più per la Reggiana che il Monza, invece, ha trasformato in vittoria. Il Monza all’U-Power ha conquistato 9 punti mentre la Reggiana in trasferta ha collezionato solo 4 punti. In termini di gol, pur avendo la stessa differenza reti (+2) i granata vantano il secondo miglior attacco con 13 reti mentre Pessina e soci hanno la terza miglior difesa del campionato con solo 6 gol subiti. Si potrebbe riassumere con attacco contro difesa, anche se in realtà non è proprio così.
La differenza tra Reggiana e Monza sta nel valore individuale dei giocatori in organico. Si potrebbe chiamare in causa anche il differente monte ingaggi che per il club lombardo ammonta a quattro volte quello granata ma non questo non significa punti in automatico. È indubbio che il Monza ha confermato, anche in serie B, buona parte dell’organico che lo scorso anno aveva giocato la serie A. È stata proprio l’adattabilità alla mentalità della serie B il maggior scoglio da superare per Ciurria e compagni. E oggi potrebbe essere la chiave di volta a favore della Reggiana versione gioventù: sfruttare questo punto debole del Monza per avere la meglio o comunque riuscire a far valere le proprie doti agonistiche. Ecco lo spartito che la Reggiana potrebbe “suonare”: giocare una partita ad alta intensità agonistica e mettere in campo una straordinaria aggressività a tutto campo, uomo contro uomo, per far emergere tutte le fragilità del Monza. Dionigi può avvalersi di alcune qualità che, Sudtirol a parte, non hanno mai tradito i granata: la capacità di trovare in ogni partita la via del gol, saper leggere l’andamento del match e non sciogliersi alle prime difficoltà, anzi i granata sono diventati specialisti nelle rimonte conquistando 11 punti. Logico che al mister Dionigi piacerebbe vedere la Reggiana passare in vantaggio per constatare la capacità di governare la partita. Potrebbe essere un tema tattico interessante e per il momento inusuale dato che non è mai successo. Ma c’è sempre una prima volta. Peseranno le tante assenze (Reinhart, Girma, Rozzio, Quaranta e Sampirisi) e il fatto che la Reggiana deve gestire le sue forze nelle due partite che si giocheranno ravvicinate, dato che i granata avranno solo due giorni per recuperare le energie fisiche e mentali. l © RIPRODUZIONE RISERVATA