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Verso Reggiana-Modena, cosa dicono in numeri di questo avvio di campionato

Wainer Magnani
Verso Reggiana-Modena, cosa dicono in numeri di questo avvio di campionato

I granata hanno dalla loro il fattore campo col Mapei diventato un fortino, i canarini hanno sempre dominato nei secondi tempi

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Reggio Emilia  Alla vigilia del derby tra Reggiana e Modena, in programma domani sera al Mapei Stadium, parlano i numeri. I granata puntano sul fattore campo, rimasto finora imbattuto, mentre i canarini arrivano da capolista e con un rendimento costante. Dati, percentuali e curiosità raccontano una sfida sempre molto sentita dai tifosi.


Come la Reggiana arriva al derby

I granata al cospetto del pubblico amico sono ancora imbattuti: due vittorie e due pareggi. Al Mapei Stadium gli uomini di Dionigi hanno saputo rimontare lo svantaggio per ben quattro volte portando a casa due vittorie (Empoli e Bari) e due pareggi (Catanzaro e Spezia). La Reggiana ha saputo conquistare 8 punti pari al 66% del punti totali, realizzando 9 gol (64, 3%) dei 14 complessivi, dimostrando di esser squadra che lotta, gioca e sa andare in gol con ben nove giocatori diversi: Portanova e Tavsan (3 gol), Lambourde (2) Bozzolan, Reinhart, Girma, Gondo, Marras e Novakovich con un gol a testa. In pratica tutti gli attaccanti hanno messo la loro firma in queste prime nove partite. In termini di gol subiti, il portiere Motta è stato superato cinque volte (37,5%) ma solo col Catanzaro l’eurogol di Cisse ha inciso sul risultato, mentre con Empoli e Bari le reti che ha subito sono state ininfluenti perché è arrivata la vittoria. Il Mapei, rispetto agli anni scorsi, è diventato il fortino della Reggiana e può essere questo uno dei fattori importanti per cancellare la sconfitta rimediata sabato a Monza e proseguire il viaggio verso la salvezza. A Monza è stato siglato una sorta di “patto” tra tifosi e squadra. A volte le motivazioni e la fame di successo azzerano la classifica e i valori tecnici.

Come il Modena arriva al derby
Il Modena, in trasferta, non fa così paura tanto che ha messo in cassaforte 8 su 21 punti che vanta in classifica. I dati statistici dicono che il derby tra Reggiana e Modena si deciderà nella ripresa in virtù del maggior rendimento delle due squadre nella seconda parte della partita. È così per la Reggiana per i gol fatti nel secondo tempo (8 reti pari al 57,1%) con 4 gol messi a segno dal 56 al 65’. Ancora più marcato il predominio finale per il Modena che nei secondi tempi ha segnato 12 gol pari 75% e soprattutto è stato in grado di segnare sei gol tra il 70 e 90 minuto.  Il tecnico Dionigi lo ripete da sempre: «al 60’ della ripresa inizia una nuova partita». I dati dicono che la Reggiana e soprattutto il Modena sono degli specialisti perché hanno cercato di allestire degli organici con giocatori che hanno queste caratteristiche. Il Modena ha aggiunto anche una maggiore qualità che si estrinseca anche nel monte ingaggi: 12,8 milioni contro gli 8 milioni della Reggiana.

Rigori e superiorità numerica

Emergono poi due fattori straordinari nel cammino di Modena e Reggiana. Il Modena ha ottenuto sei rigori in queste prime nove partite e la Reggiana è rimasta per quattro volte in superiorità numerica: Cesena, Empoli, Spezia e Bari. Sono dati anomali ma che sottolineano per entrambe le squadre un aspetto positivo: la volontà di andarsi a prendere il rigore o di mettere in difficoltà l’avversario causandone l’espulsione. Poi si può discutere sulla giusta o meno decisione arbitrale ma resta il principio di base: Reggiana e Modena cercano soluzioni offensive per trovare la via del gol. La Reggiana non recupererà alcun giocatore rispetto all’ultima partita col Monza: Girma, Reinhart, Quaranta, Sampirisi e Seculin seguiranno la partita dalla tribuna. Tutto lascia pensare, però, che il tecnico Davide Dionigi potrà schierare fin dal primo minuto il difensore centrale Giangiacomo Magnani che fino a oggi ha giocato solo due secondi tempi. Il debutto dal primo minuto sarà fondamentale per dare sicurezza a un reparto parso in sofferenza. Magnani non è solo tecnicamente un lusso per la B ma è anche un giocatore che sa guidare la difesa e che ha leadership e sarà una pedina essenziale perché potrà consentire a Dionigi di ridisegnare la difesa dando sicurezza a Papetti e Bonetti e blindando le fasce laterali che sono il punto di forza del Modena con le scorribande di Zampano e Zanimacchia. © RIPRODUZIONE RISERVATA