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Avellino-Reggiana, la decisione dell’Osservatorio fa infuriare i tifosi granata: «Zero rispetto per chi si era organizzato»

Nicolò Valli
Avellino-Reggiana, la decisione dell’Osservatorio fa infuriare i tifosi granata: «Zero rispetto per chi si era organizzato»

Dopo gli scontri prima del derby è arrivata l’ufficialità del divieto per lo stadio “Partenio”. La rabbia dei supporter: «Non c’è stato il minimo rispetto per chi aveva organizzato da tempo la trasferta»

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Reggio Emilia Una trasferta per pochi intimi. Ieri, come da previsione, l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha negato ai tifosi della Reggiana la presenza allo stadio "Partenio" di Avellino per la partita di serie B in programma domani, sabato 1 novembre, alle 12.30.

I motivi

Una decisione presa dopo gli scontri in tangenziale prima del derby tra gli ultrà granata e quelli del Modena, e dopo che nella giornata di mercoledì si è riunito ad Avellino il Gos, il gruppo operativo di sicurezza che ha fornito questa indicazione. Potranno recarsi nel settore ospiti soltanto i sostenitori di fede granata non residenti a Reggio e provincia e in possesso della Fidelity Card della Reggiana. La prevendita (il biglietto costa 13 euro) sarà attiva sino alle 19 di stasera, ma a sostenere la squadra di Dionigi dal vivo saranno davvero in pochi, principalmente sponsor e familiari. A ieri sera, infatti, non c’era alcun biglietto venduto, motivo per cui il settore ospiti che conta di 500 posti rimarrà facilmente vuoto. Un peccato, anche alla luce dell’entusiasmo che si respira nell’ambiente, soprattutto dopo la vittoria nel derby col Modena capolista.

La scelta

Una scelta, quella assunta dalle autorità competenti, che colpisce tutta la tifoseria della Reggiana, anche coloro che si erano già organizzati. Considerata la distanza chilometrica, molti appassionati avevano infatti bloccato in anticipo treni, aerei e strutture. Il Gruppo Vandelli, ad esempio, aveva organizzato un pullman per la trasferta con il ritrovo in piena notte, alle 2.45, nel piazzale dell’Inps e partenza alle 3. Le tempistiche della decisione del Viminale, considerato il turno infrasettimanale e i fatti di martedì sera, sono state molto strette, tanto è vero che non sono mancate tra i sostenitori le critiche: «Ufficialmente vietata la trasferta di Avellino a due giorni dalla partita senza il minimo rispetto per chi aveva organizzato una trasferta scomoda prenotando treni, pullman, alberghi - scrive su Facebook la pagina di tifosi Stadio Giglio -. Prepariamoci perché credo che purtroppo passerà del tempo prima che si possa tornare in trasferta». Il riferimento è alla possibilità che questo provvedimento non sia circoscritto alla trasferta di domani ma che sia valido anche per un periodo più lungo. Una specie di punizione ad ampio raggio che già altre tifoserie italiane hanno sperimentato. Al momento non ci sono ufficialità chiare in tal senso, ma nulla si può escludere, motivo per cui anche sui social non sono mancate prese di posizione verso il gruppo di teppisti che si è reso protagonista degli scontri. C’è chi andrà ugualmente in Campania e ne approfitterà per fare un giro a Napoli, sfruttando i biglietti già acquistati. Un modo per non perdere i soldi, anche se le intenzioni della trasferta erano altre. La rabbia dei tifosi risiede anche nel fatto che per pochi delinquenti ci rimettano anche persone per bene e che sia stata fatta una differenza tra i tifosi residenti a Reggio e quelli fuori provincia.

Le indagini

Proseguono intanto le indagini da parte della polizia per risalire ai responsabili degli scontri verificatisi martedì verso le 19, quando all’altezza dell’uscita 3 della tangenziale direzione Nord, due gruppi di ultrà si sono scontrati a colpi di spranghe, aste e bastoni. Un gruppo numeroso di tifosi di fede granata ha attraversato i prati dietro al circolo Pigal e, una volta sulla carreggiata, acceso petardi e fumogeni. Una "chiamata" subito recepita dai rivali modenesi, che passavano di lì per recarsi incurva ospiti, scortati dagli agenti, e subito scesi dalle rispettive auto per andare allo scontro. Sono stati momenti di forte agitazione, tenendo presente il passaggio delle altre auto in un orario di punta, con molte persone che tornavano dal lavoro. L’intervento tempestivo della polizia ha riportato la situazione alla normalità. Durante quei momenti concitati, gli ultrà della Reggiana hanno anche rubato uno striscione dai sostenitori gialloblù.l© RIPRODUZIONE RISERVATA