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La Una Hotels davanti a una montagna da scalare: oggi c’è la Reyer

Adriano Arati
La Una Hotels davanti a una montagna da scalare: oggi c’è la Reyer

Reggio Emilia: alle 17.30 al Pala Bigi arriva la rampante Venezia, Pallacanestro Reggiana scende in campo con 7 sconfitte consecutive sul groppone

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Reggio Emilia Un’altra salita da provare a superare. Oggi alle 17.30 al pala Bigi la Una Hotels affronterà l’Umana Reyer Venezia nell’ennesima tappa complessa disegnata dal calendario di novembre. Si presenta con sette sconfitte consecutive sul groppone e con l’amarezza per aver perso all’ultimo tiro le ultime due gare, ancora priva di Cheatham e pure del rinforzo JT Thor, arrivato in Italia venerdì e disponibile dalla prossima settimana. Non servisse altro, ha di fronte una delle formazioni con più qualità del torneo, seconda con 10 punti e seconda pure per punti segnati e rimbalzi catturati.

Cosa aspettarsi
La base di partenza non è delle migliori, eppure la Una Hotels ha il dovere di provarci, ancora di più davanti al proprio pubblico. E qualche segnale, in campo e fuori, lo si è visto. La pubblica fiducia al coach Priftis della presidente Bartoli dovrebbe aver scacciato nuvole e ipotesi di cambi in corsa, diventate concrete in precedenza, e il nuovo innesto Thor potrebbe dare una bella scossa, se riuscirà a adattarsi alla svelta al basket continentale. Il gruppo biancorosso poi sinora ha mostrato sempre voglia di lottare, è riuscito a rimanere a contatto con la Virtus Bologna sino all’ultima azione segnata da un fallo non fischiato a Caupain e in coppa, in casa del Bashkimi, ha tenuto botta per 40’nonostante gli ingenui e precoci falli dei lunghi superstiti abbiano costretto a un ultimo quarto con Vitali da centro e Uglietti da ala forte. Insomma, pur con mille sofferenze e con tutti gli ormai palesi problemi di costruzione dell’organico, questa non è una squadra allo sbando. Ha bisogno di vincere, questo sì, e di inventarsi un qualsiasi modo per farlo.

L’avversario
Venezia non è proprio la cliente migliore al riguardo, ma va ricordato che la Reyer arriva da una bella scoppola, il 93-65 subito a Lubiana in EuroCup, e da un cammino in coppa zoppicante. In serie A è riuscita a sfruttare le doti individuali per cancellare qualche difetto di amalgama, testimoniato dal rendimento sotto le attese dei due rinforzi più attesi, il centro Horton e la guardia Valentine, dominanti nel 2024/25 a Trapani e Trieste. L’ossatura veneziana ha comunque così tanto atletismo, esperienza e tecnica individuale da sapersi arrangiare, e i 91. 86 punti segnati e i 39. 86 rimbalzati tirati giù di media lo ricordano. La differenza di esplosività e talento è marcata, se Venezia può accelerare ha troppi solisti da fermare, da Cole all’esperto Bowman, all’altro veterano Parks, ala che unisce esplosività e classe, al lungo tiratore Wiltjer. Il primo obiettivo reggiano, lo ha rimarcato il tecnico Priftis, è ridurre la produzione offensiva della Reyer, rallentando il ritmo ed evitando folate in velocità. Per farlo, servono difesa e tenuta a rimbalzo, Echenique, Williams e Severini dovranno dar risposte dopo la pessima gestione dei propri falli di mercoledì scorso. E occorreranno freddezza e lucidità nelle scelte, per evitare forzature pronte a trasformarsi in palle perse. Non scontato, ma necessario. © RIPRODUZIONE RISERVATA