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Verso Carrarese-Reggiana. Tanto agonismo e gioco verticale, ecco perchè i toscani sono un cliente scomodo

Massimo Sesena
Verso Carrarese-Reggiana. Tanto agonismo e gioco verticale, ecco perchè i toscani sono un cliente scomodo

Sabato allo Stadio dei Marmi i granata affrontano una squadra che gli somiglia per allunghi e “strappi”

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Reggio Emilia Per chi avesse la curiosità su quale Reggiana ritroveremo dopo la sosta, il match in programma sabato allo Stadio dei Marmi potrà dire addirittura qualcosa su quel che sarà il prosieguo granata in questo campionato. Perché l’avversario di Motta e soci, la Carrarese di mister Calabro, al netto del punto in meno che si ritrova in classifica rispetto ai granata è davvero una squadra solida. Con la Reggiana all’ottavo posto in classifica e i toscani al decimo, in virtù di una vittoria in meno (ma anche di una sconfitta in meno e di sei pareggi contro i quattro ottenuti dalla squadra di Dionigi) la partita di sabato si annuncia tutt’altro che in discesa. In primis per il campo: in erba sintetica a cui nemmeno i padroni di casa sono però troppo affezionati se è vero che allo stadio dei Marmi, Schiavi e C. hanno già pagato pegno due volte.

Cliente scomodo
Perché la Carrarese è il classico cliente scomodo: orchestrata da Calabro, mette in campo un calcio fatto di grande condizione atletica e di agonismo, ma anche di tecnica e a dirlo sono alcuni dati , derivati dalle ultime prestazioni. Dati che raccontano di una squadra che segna molto (in classifica è quinta, con lo stesso numero di gol, diciotto, messi a segno dalla Reggiana), che si propone costantemente in avanti come ci racconta la statistica dei cross nell’area avversaria dove Schiavi e compagni sono secondi alle spalle del Modena secondo in classifica: per i gialli di Sottil i cross sono stati fin qui 254, dieci in più rispetto allo score dell’undici di Calabro. Nei passaggi progressivi – che certificano le giocate in verticale di una squadra – la Carrarese è “quasi” prima, nel senso che con i suoi 896 passaggi progressivi ha soltanto un passaggio in meno rispetto al Mantova che guida questa particolare classifica.

Grande dinamismo
Con i virgiliani, poi la Carrarese condivide anche un’altra top five, quella dei duelli uno-contro-uno, ovvero la propensione dei centrocampisti di Carrara a saltare l’avversario per poi trovarsi in superiorità numerica. Ebbene, se – invero abbastanza a sorpresa – il Mantova è primo in classifica negli “1 vs 1”, la Carrarese è però quarta con 254 dribbling all’attivo. Nei passaggi chiave, ovvero quelli che hanno lo scopo di tagliare fuori una delle linee avversarie, la Carrarese è terza a quota 43. Tanti – 616 in tutto dall’inizio del campionato – anche i passaggi nella trequarti avversaria, che valgono ad Abiuso e compagni l’ingresso in questa speciale top five. Un indizio sul fatto che la formazione di Calabro faccia un sano uso della costruzione dal basso sono anche i cartellini gialli che sono spesso la spia di particolari situazioni di gioco: quando la verticalità non sortisce l’effetto sperato anche una squadra che gioca molto sulle ripartenze si espone a sua volta al rischio di una infilata, costringendo così centrocampisti al fallo tattico che il più delle volte costa l’ammonizione. Non a caso, nella classifica dei cartellini gialli la Carrarese è oggi al primo posto.
Testa a testa
Così come è prima in un’altra classifica, quella dei cosiddetti allunghi, ovvero le conduzioni palla al piede, gli “strappi” in progressione. Qui però la partita dello Stadio dei Marmi è già, di fatto, cominciata, se è vero che alle spalle della Carrarese, prima con 216 allunghi, troviamo la Reggiana di Dionigi con 206 gesti tecnici di questo tipo. Che non a caso sono tra le peculiarità di Manolo Portanova che magari, nell’altra metà campo ha in Fabio Abiuso il proprio alter ego. l © RIPRODUZIONE RISERVATA