Reggiana, i granata viaggiano a marce alte: dopo 13 giornate, Dionigi meglio di Alvini, Nesta e Viali
Nelle ultime gare il portiere Motta ha mantenuto per tre volte la propria porta inviolata
Reggio Emilia In una ipotetica classifica di merito alla Reggiana mancano uno o due punti. Se ipotizziamo abbondanti i pareggi con Juve Stabia ed Entella occorre rimarcare che ad Avellino e soprattutto a Carrara la formazione di Dionigi avrebbe meritato la vittoria. Alla resa dei conti, però, si può dire che la Reggiana ha la classifica che merita, uno o due punti in più e questo è già un attestato di merito per il gruppo poiché i granata sono al settimo posto in classifica in virtù della differenza reti rispetto ad Empoli e Juve Stabia (gioca stasera a Genova contro la Sampdoria) e comunque sempre in zona play off. Negli ultimi tre anni di serie B mai la Reggiana, dopo 13 giornate, si è ritrovata in zona play off. Lo scorso anno con Viali era al 14esimo posto con 14 punti; nella stagione 23/24 con Nesta i granata erano collocati al 13esimo posto con 15 punti e nel campionato 20/21 con Max Alvini (prossimo avversario sabato al Mapei-Città del Tricolore col suo Frosinone) la Reggiana era al 14esimo posto con 14 punti. Numeri che attestano il lavoro di Davide Dionigi e la bontà di questo organico dato che i granata hanno 2/3 punti in più rispetto al passato.
Difesa solida
I numeri dicono che la Reggiana con 18 gol subiti ha la sesta peggior difesa del campionato ma è anche vero che nelle ultime quattro partite il portiere Motta per tre volte (Modena, Entella e Carrarese) è rimasto imbattuto. Forse è solo un caso ma il rientro di Magnani al centro della difesa ha dato sicurezza al giovane Bonetti ed esaltato le qualità e l’eccellente rendimento di Papetti ma non solo. A Carrara gli esterni Bozzolan, sempre più uomo mercato e Rover hanno tratto giovamento da questa ritrovata sicurezza difensiva chiudendo le fasce laterali a Zanon e compagni. Per non parlare del portiere Motta che è sicuramente trasformato rispetto al "pulcino bagnato" delle prime apparizioni.
I giovani
C’è una differenza sostanziale tra l’inseguire il minutaggio utilizzando gli Under e chi come Dionigi schiera i giovani perché sono giocatori di valore. Oggi come oggi, Motta, Bozzolan, Bonetti e Charlys sono titolari per merito e non per carta d’identità. Questo avvalora ancora di più il lavoro del direttore sportivo Fracchiolla che non ha scelto solo degli Under ma dei giovani di valore e di prospettiva. Non a caso Motta, Bonetti e Bozzolan sono di proprietà della club. Va poi dato merito a Dionigi di aver creduto in loro e anche nella sfida con la Carrarese questa "partita" è stata vinta poiché Calabro ha schierato solo due under (Rubino e Calabrese). Se torniamo a ritroso questa differenza è ancora più evidente perché l’Entella ha schierato solo due under (Di Mario e Dalla Vecchia), l’Avellino tre (Daffara, Missori e Milani) e così il Monza (Colombo). La trasferta di Carrara è sempre stata particolarmente ostica per la Reggiana, anche se allo stadio dei Marmi non perde da 24 anni, ma sabato i granata hanno offerto una prestazione di grande personalità e maturità. Lo dicono i numeri, le occasioni create ma soprattutto la gestione della partita che è stata in crescendo con l’ultima ghiotta occasione con Gondo nei minuti di recupero. Un segnale importante dato che nelle prossime cinque partite la Reggiana avrà tre confronti diretti in trasferta contro Mantova, Pescara e Sampdoria. Una netta inversione di tendenza rispetto al passato dato che i granata lontano dal Mapei-Città del Tricolore avevano racimolato solo una vittoria (Cesena) un pareggio (Juve Stabia) e quattro sconfitte (Palermo, Sudtirol, Monza e Avellino) . Se la Reggiana riuscirà a confermare questa costanza di rendimento in trasferta come tra le mura amiche potrà realmente compiere un salto di qualità. La sfida di sabato contro la rivelazione Frosinone sarà un altro banco di prova, forse il più complicato dopo il derby col Modena.
Rosa ampia
Quando dopo circa un’ora di gioco il tecnico Dionigi ha pensato a qualche cambio e ha osservato la sua panchina ha avuto solo l’imbarazzo della scelta: Rozzio, Marras, Tavsan, Gondo, Quaranta, Reinhart e Libutti devono essere considerati a tutti gli effetti dei titolari. Il tutto senza dimenticare i giovani Vallarelli, Mendicino e Lambourde su cui il mister fa pieno affidamento. A Reggio, oltretutto, erano rimasti a casa Sampirisi, Tripaldelli e Basili. Con il rientro di tutti gli effettivi l’organico della Reggiana non solo è competitivo ma anche molto allargato con 22/24 titolari. l© RIPRODUZIONE RISERVATA
