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Reggiana, col Mantova serve una squadra d’assalto: le probabili formazioni

Wainer Magnani
Reggiana, col Mantova serve una squadra d’assalto: le probabili formazioni

Allo stadio Martelli (alle 15), i granata scendono sul campo dei virgiliani per il derby del Po. Mister Dionigi ha la squadra al completo, ma in casa i biancorossi viaggiano forte

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Reggio Emilia Le buone prestazioni non bastano più, la Reggiana ha bisogno di punti ad iniziare oggi (ore 15) dalla trasferta allo stadio Martelli contro il Mantova. Una vittoria che ai granata manca da 40 giorni (ultimo successo col Modena) e in trasferta da oltre due mesi (64 giorni) poiché l’ultimo colpaccio esterno è stato il 4 ottobre allo stadio Manuzzi contro il Cesena. Si potrebbe rimarcare che i derby portano bene alla Reggiana ma questa sfida col Mantova vale molto di più dato che si tratta del primo dei quattro confronti diretti per la salvezza che la Reggiana dovrà affrontare nel mese di dicembre. Un appuntamento da non mancare anche per la classifica sempre più equilibrata e indecifrabile.

All’appuntamento al Martelli si presenterà una Reggiana che nel mese di novembre ha racimolato la miseria di due punti in quattro partite anche se sotto il profilo delle prestazioni Libutti e compagni ne avrebbero meritati almeno quattro: pari con Avellino e Frosinone anziché due sconfitte e vittoria a Carrara anziché il pareggio. Punti persi per strada che la Reggiana dovrà recuperare attraverso la ritrovata solidità difensiva (un gol nelle ultime tre partite) ma soprattutto nella capacità di trasformare in rete le occasioni che riesce a produrre. Gondo e compagni avevano una caratteristica unica: l’elevata percentuale di gol realizzati in proporzione alle conclusioni a rete. Un dato statistico che è stato smarrito nelle ultime tre partite (Entella, Carrarese e Frosinone) dove gli attaccanti granata sono rimasti a bocca asciutta. Certo, c’è stato un pizzico di sfortuna, vedi il clamoroso palo di Marras col Frosinone e di Papetti a Carrara, oltre a qualche svista arbitrale, però è necessario aumentare la precisione al tiro e la capacità di essere spietati negli ultimi sedici metri.

La cura dei particolari farà la differenza in modo particolare oggi contro il Mantova, un avversario che ha fatto del fattore campo la sua fortuna. Non a caso la compagine di Possanzini al Martelli ha conquistato 10 dei 14 punti che vanta in classifica. I biancorossi sono reduci da due vittorie di fila tra le mura amiche contro Padova (1-0) e Spezia (4-1) e poco importa se oggi sono in emergenza per alcune assenze per squalifica (Bani e Radaelli) e per infortunio (Mantovani, Bragantini e Mancuso) perché la posta in palio è molto alta. Servirà la miglior Reggiana per portare a casa dei punti preziosi dal Martelli di Mantova.

I granata non avranno al seguito i tifosi per il divieto di trasferta e sabato mattina i gruppi organizzati hanno espresso a giocatori e staff granata due concetti ben precisi: la Reggiana è la loro vita e questo derby col Mantova lo devono giocare con orgoglio, volontà e grinta anche per il popolo granata. Al Martelli ci sarà un clima un po’ particolare dato che la curva Te ha deciso per proteste di starsene in silenzio per un tempo.Il Mantova ha una sua precisa identità di gioco frutto del lavoro impostato dal tecnico Possanzini che nel corso degli anni non ha mai sconfessato nonostante qualche periodo di flessione. Una filosofia di calcio che ha pregi e difetti e toccherà alla Reggiana sfruttare i punti deboli del Mantova stando attenta a non esaltare le loro qualità offensive. Sarà un match molto tattico ma anche ricco di emozioni e forse di gol.

Il tecnico Davide Dionigi ha recuperato Natan Girma e Manuel Marras quindi avrà solo l’imbarazzo della scelta pur nella consapevolezza che anche le sostituzioni nel corso della partita potranno fare la differenza. Sarà un derby "lungo" perché fino al triplice fischio dell’arbitro Massimi, non ci sarà nulla di definitivo. l© RIPRODUZIONE RISERVATA