Dopo l’exploit in Fiba Europe Cup, la Una Hotels alla prova di Trieste
Reggio Emilia: alle 18.15 i biancorossi provano a spezzare la serie di sette ko di fila
Reggio Emilia Una vittoria. Serve solo questo, alla Una Hotels che oggi torna in campo a Trieste, a tre giorni dal bel successo esterno a Zagabria col Cedevita nell’avvio della seconda fase di Europe Cup. In coppa diversi fantasmi sono già stati scacciati, ora tocca alla competizione più importante, al campionato, dove Reggio è penultima con 4 punti e una striscia aperta di 7 sconfitte consecutive. Un andazzo da spezzare, anche perché le contendenti dirette non aspettano e, dopo aver inserito rinforzi di livello, hanno incamerato dei risultati pesanti. Oggi alle 18. 15 la Una Hotels è chiamata a una risposta. Non facile, perché Trieste, pur con diversi alti e bassi, è una formazione con enormi doti offensive e atletiche, e può contare su uno dei pubblici più caldi e numerosi della serie A. Soprattutto in casa, accelera in ogni occasione buona per sfruttare al meglio l’atletismo e la tecnica delle stelle Ramsey, miglior realizzatore della serie A, e Brown oltre le doti del regista Ross, assente domenica scorsa per influenza ma teoricamente recuperato.
Contro una formazione simile, attrezzata con lunghi fisici chiamati a rifornire di rimbalzi e palloni rapidi i velocisti, la priorità è riuscire a tenere ritmi bassi, rientrare bene per togliere transizioni e, anche a difesa schierata, evitare che i giuliani possano prendere tiri nei primi secondi. Se riescono a entrare nella loro cadenza, al di là delle percentuali, possono trasformare la sfida in una sparatoria che l’attuale Una Hotels non è pronta a gestire. Nelle ultime gare Reggio ha segnato con continuità macinando il proprio gioco, il ritorno di Cheatham ha dato una mano, ora è tempo di trovare coesione e lucidità dietro per poter concretizzare una vittoria esterna che serve più del pane. Trieste è cliente ostico, si è detto, ma dopo arriveranno Trento e Tortona, altrettanto dure da masticare. Più che alla rivale, la Una Hotels deve guardare a sé. E affidarsi a quello che ha, in attesa di interventi e risposte. Con il rientro di Cheatham, gli stranieri disponibili sono 7 e i posti in serie A solo 6. Con Brescia è rimasto a sedere Smith, impalpabile anche in coppa dove ha giocato nemmeno 3’. Non molto meglio ha fatto Echenique, ormai nettamente dietro a Williams nelle gerarchie dei centri. Con un Williams in forma e Thor pronto a dare energia, sarà uno tra Smith e Echenique a rimanere a sedere. Toccasse a Smith, il verdetto apparirebbe quasi definitivo, e aprirebbe alla necessità di allungare la rotazione degli esterni. Ma contro una Trieste costruita sulle guardie e con un solo centro di stazza, Sissoko, il coach Priftis potrebbe decidere di concedere un’altra occasione all’atleta a cui è più legato anche a livello umano, per pareggiare l’energia giuliana tra i tiratori. Una bella scelta, che non cambia comunque le priorità, a partire da un approccio aggressivo in partenza per evitare che Trieste e il pubblico si scaldino a vicenda e creino varchi poi difficili da colmare. © RIPRODUZIONE RISERVATA