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L’analisi

Reggiana, il problema è la mancanza di continuità

Wainer Magnani
Reggiana, il problema è la mancanza di continuità

Una squadra matura avrebbe capito di dover gestire al meglio il pareggio ottenuto con un colpo di classe di Reinhart

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Reggio Emilia È la classifica dopo sedici giornate a rendere meno amara la sconfitta interna della Reggiana contro il Padova. I granata si ritrovano all'undicesimo posto in classifica per peggior differenza reti nei confronti dell'Empoli ma in vantaggio sull'Avellino. I granata sono a più cinque dalla zona play off e nella parte bassa della classifica solo la Carrarese ha ottenuto una vittoria mentre Avellino, Entella, Spezia, Mantova, Sampdoria e Pescara sono state sconfitte. Un mezzo passo in avanti l'hanno fatto solo Bari e Sudtirol che hanno pareggiato il loro confronto diretto. Alla luce dei risultati si può dire che la sconfitta col Padova è stata quasi “indolore” senza dimenticare che questo è il “ruolo” che la Reggiana ha sempre ipotizzato: rimanere a distanza dalla zona play out e lottare per una salvezza anticipata. In questa prima parte di stagione la Reggiana ha pagato a caro prezzo la mancanza di continuità come squadra e a livello individuale.

La serie B è un campionato da “montagne russe” ma con l'innesto di Giangiacomo Magnani in difesa, l'affiatata coppia a centrocampo Reinhart-Charlys e un Girma in grado di cambiare il corso di una partita c'era la convinzione di poter consolidare la roccaforte del Mapei-Città del Tricolore. Sono venute a mancare alcune certezze a livello di prestazioni individuali. Piano piano le sicurezze che avevano accompagnato i granata nei successi con, Cesena, Modena e Mantova, si sono dissolte, vuoi per infortuni ed errori ma soprattutto per immaturità. Chi si aspettava contro il Padova un salto di qualità è rimasto deluso ma l'errore è stato nel ritenere che questa Reggiana sia pronta per un diverso percorso da quello tracciato all'inizio, vale a dire lottare per la salvezza. Non è una Reggiana ancora “mentalizzata” ma soprattutto non è stata in grado di “leggere” l'andamento della partita.

Una squadra matura avrebbe capito di dover gestire al meglio il pareggio ottenuto con un colpo di classe di Reinhart mettendo nel conto che non era giornata tanto che, pur creando diverse occasioni da gol, non si sono mai concretizzati i presupposti per trovare la via del gol. L'aspetto più grave è che il campanello d'allarme era già suonato contro il Frosinone: stessa dinamica, identica gestione della partita, con tanto di recriminazione per una sconfitta immeritata e due punti gettati al vento. Peccato di gioventù? Forse, ma per questo motivo occorrerà dare di più, in allenamento e in partita. Il tecnico Dionigi ha puntato l'indice su chi è subentrato per non aver saputo conferire una sferzata alla partita. Può essere ma a monte occorre una migliore gestione della partita. “Quando sei martello picchia, quando sei incudine stai” è un vecchio saggio che la Reggiana deve ancora capire. C'è forse anche un condizionamento interno che troppe volte ha dipinto una prospettiva “siamo una squadra forte, siamo da play off” che non è ancora realtà. E' anche possibile che qualche atleta stia pagando una flessione e oggi il loro rendimento non è più una certezza, il che imporrà una riflessione al tecnico per ridare slancio a questi atleti ma anche la possibilità di riproporsi a chi è stato meno utilizzato. Una Reggiana che ha iniziato un percorso di crescita ma non l'ha certamente completato per poter veleggiare nella parte sinistra della classifica. Non a caso i granata quando sono stati “spalle al muro” hanno fornito prestazioni di alto livello. Un dato che conferma come i granata siano un gruppo di carattere e che sa reagire dopo uno scivolone. È stato così nel corso di tutta questa prima parte di stagione: dopo la scoppola col Sudtirol sono arrivati i pareggi con lo Spezia e la vittoria a Cesena e col Bari. Dopo l'amara sconfitta a Monza è stato il derby col Modena a rianimare i granata, così come dalla battuta d'arresto col Frosinone è scaturito il successo a Mantova. Per questo motivo, pur con tutte le difficoltà del caso per le tante assenze, i tifosi si aspettano una pronta reazione a Pescara.l © RIPRODUZIONE RISERVATA