Reggiana, facciamo i conti: la media punti dopo 16 giornate dice che questa Régia batte quelle passate
Nonostante il ko col Padova mister Davide Dionigi ha fatto meglio di Alvini, Nesta e Viali
Reggio Emilia È tempo di pensare alla prossima trasferta in programma sabato allo stadio Adriatico contro il Pescara facendo tesoro di due certezze: ogni volta che la Reggiana ha accusato delle dolorose cadute ha sempre trovato la forza di rialzarsi e mai nelle precedenti tre avventure in serie B i granata dopo sedici giornate si sono ritrovati con 20 punti in classifica e con un margine di cinque punti dalla zona play out.
È vero, la Reggiana non ha ancora la necessaria maturità calcistica per saper interpretare le partite e pecca ancora di continuità, più nei risultati che nel rendimento ma è evidente che il suo campionato è tra alti e bassi. Alti e bassi Un cammino da “montagne russe” che però ha una sua peculiarità: saper reagire alle battute d'arresto. Così è stato dopo la deludente sconfitta a Bolzano con il Sudtirol che ha dato il via alla striscia di un pareggio (Spezia) e due vittorie (Cesena e Bari). Libutti e compagni si sono ripetuti dopo il ko di Monza vincendo il derby col Modena, si potrebbe dire la stessa cosa dopo le battute d'arresto di Avellino e Frosinone con due pareggi e la vittoria a Mantova. La Reggiana non si era disunita dopo il “novembre nero” con soli due punti in quattro partite e lo stesso farà in questo mese di dicembre iniziato con la vittoria a Mantova.
Mai i granata hanno subito due sconfitte di fila in queste prime sedici giornate e dunque vi sono tutti i presupposti per guardare alla prossima trasferta a Pescara con ottimismo anche se la Reggiana sarà in emergenza per le squalifiche di Marras, Papetti e Charlys e per l'assenza dell'infortunato Girma. Oltre ai numeri, a certificare la capacità di reazione dei granata sono le prestazioni e la voglia da parte dei giocatori e di tutto l’ambiente granata di riscattare le due sconfitte immeritate contro Frosinone e Padova. Si potrebbe certamente sottolineare che nella classifica dei granata mancano almeno due punti o forse tre: siamo tutti concordi che contro Avellino, Frosinone e Padova era più corretto un risultato di parità, così come è vero che a Carrara i granata avrebbero meritato la vittoria. Ci sono anche risultati che hanno sorriso ai granata, vedi Entella (pareggio interno senza reti), ma l'ago della bilancia dei punti persi pende decisamente dalla parte della Reggiana. A Pescara per vincere La sfida all'Adriatico deve essere letta anche in questa logica: riprendersi qualche punto lasciato per strada.
Ciò nonostante la Reggiana, rispetto al passato e alle aspettative sta disputando un campionato più che positivo e forse anche oltre le aspettative. In questo caso lo dicono i numeri: mai negli ultimi tre anni di serie B la Reggiana aveva in classifica 20 punti dopo 16 giornate ma soprattutto mai un vantaggio di 5 punti sulla zona play out. I confronti Lo scorso anno la Reggiana dell’allenatore William Viali era allo stesso undicesimo posto ma con 18 punti e solo 2 punti di vantaggio su Cosenza e Frosinone. Nella stagione 23/24 il trainer Alessandro Nesta al 15esimo posto in classifica con 17 punti a un solo punto dal Lecco. Se torniamo a ritroso al campionato 20/21 la squadra di Max Alvini era in piena zona play out con 15 punti assieme a Cosenza e Cremonese. Va detto che ogni campionato ha dinamiche, valori e proiezioni diverse. Si può dire che quest'anno, Pescara a parte che è fanalino di coda con 10 punti (gli stessi dell'Ascoli nel 20/21, peggio era messa la Feralpisalò con 7 punti nel 23/24) quest'anno c'è maggiore equilibrio ma se prendiamo in esame la quintultima in classifica la forbice è sempre 15/16 punti. Per questo motivo i 20 punti della Reggiana, a due giornate dalla fine del girone d’andata, hanno un enorme peso e significato per il raggiungimento della salvezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA
