La Reggiana si traveste da Babbo Natale e regala punti al fanalino di coda. Sconfitta 2-1 a Pescara
Calcio Serie B: senza diversi giocatori la squadra di Dionigi cade all’Adriatico e trova il secondo ko di fila
Reggio Emilia La Reggiana ha subito, per la prima volta, la seconda sconfitta di fila ed ha rianimato un Pescara che non vinceva dal 21 settembre. Una sconfitta meritata perché i granata sono stati in partita solo in due segmenti del match: quando hanno reagito dopo lo svantaggio con lo splendido gol di Rover e poi nella parte finale della partita con Portanova che ha avuto sulla testa la palla del pareggio ma Desplanches ha compiuto un miracolo. La Reggiana versione Babbo Natale ha letteralmente regalato prima il gol di Corazza, con la palla che ha danzato sulla linea di porta e poi la rete di Olzer su punizione, con la palla che è passata sotto la barriera. Due ingenuità inaccettabili. È stato, però, nell'atteggiamento che la Reggiana ha deluso e si è ritagliata un Natale molto amaro. Il Pescara ha meritato la vittoria dominando la Reggiana sotto il profilo agonistico e dell'intensità.
Non possono essere nemmeno prese a giustificazioni le assenze di sei titolari (rispetto alla vigilia si è aggiunto anche l'influenzato Magnani che non è nemmeno partito per il ritiro) perché il fanalino di coda Pescara ha dato una lezione di come si deve affrontare una partita per vincere. Nella prestazione della Reggiana all'Adriatico c'è poco da salvare perché anche dopo aver riacciuffato il pareggio e aver portato miracolosamente in parità il primo tempo, in avvio di ripresa è stato ancora il Pescara a menare la danza fino al vantaggio con Olzer. Solo nel finale si è rivisto un timido tentativo di rimettere in equilibrio la partita ma non è stato sufficiente. Questo non può essere lo spirito e l'atteggiamento di una squadra che vuole agguantare la salvezza. Il tecnico Dionigi aveva cercato di infoltire il centrocampo con Vallarelli rinunciando ad un attaccante (Tavsan) ma nello sviluppo del gioco è stato il Pescara a dominare su tutti fronti. Una sconfitta dolorosa perché subita in modo netto contro un avversario che aveva puntato tutto su un successo per rialzare la testa e ha meritato la vittoria. Nella prestazione della Reggiana c'è poco o niente da salvare, Reinhart ha cercato di cucire il gioco ma ha predicato nel deserto. Il giovane Vallarelli ha fatto il suo esordio dal primo minuto ma non ha inciso, così come anche chi è subentrato dalla panchina ma forse era una pretesa eccessiva. L'unica consolazione è che sabato a Genova contro la Sampdoria potranno rientrare gli squalificati Papetti, Marras e Girma oltre al febbricitante Magnani ma servirà un'altra Reggiana nello spirito e nell'approccio alla partita. © RIPRODUZIONE RISERVATA
