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Pallacanestro Reggiana, l'arrivo di Brown Jr “sacrifica” Echenique? Si sonda il mercato dei lunghi

Adriano Arati
Pallacanestro Reggiana, l'arrivo di Brown Jr “sacrifica” Echenique? Si sonda il mercato dei lunghi

Il nuovo play della Una Hotels è ancora in Grecia: pare dunque che possa slittare il suo debutto con la maglia biancorossa

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Reggio Emilia Sarà quasi impossibile vedere in campo il nuovo acquisto della Una Hotels Stephen Brown Jr già il 28 dicembre a Tortona. Il 29enne playmaker statunitense si trova a Salonicco, in Grecia, dove ha giocato sino a poche settimane fa prima della raffica di acquisti di lusso, Beverly e Allen su tutti, che gli hanno tolto spazio. Non dovrà quindi recarsi negli Usa per richiedere il visto, ma potrà svolgere tutte le pratiche all’ambasciata di Atene e poi, in poche ore di volo, raggiungere l’Italia.

Ma tra i tempi tecnici per le procedure e i trasporti, ancor più in giorni di uffici chiusi per le festività, difficilmente arriverà in Italia prima di un paio di giorni. E quindi, anche se con una corsa forsennata si arrivasse al tesseramento in tempi utili, si dovrebbe schierare un giocatore che a malapena avrebbe avuto l’opportunità di conoscere il nome dei compagni, lasciando fuori un elemento come Jamie Echenique in piena forma fisica e già ben integrato. Più probabile che si slitti di una settimana, e che Brown Jr faccia il suo debutto domenica 4 gennaio a Cremona, con diversi allenamenti collettivi sotto gli ordini di Priftis già alle spalle.

Per ora, si può certo affermare che l’ingaggio di Brown sia l’ennesimo segnale della fiducia societaria all’allenatore Dimitris Priftis e della voglia biancorossa di proseguire sui binari della continuità. Il play americano è un buon attaccante dal palleggio, sa segnare in area, prendere falli e trovare i compagni, col suo arrivo il coach greco può tornare al suo assetto prediletto, con tre creatori e finalizzatori da alternare e a cui affidare le sorti dell’attacco. Un approccio che in questi mesi, con uno Smith in palese difficoltà fisica, non si è in pratica mai visto, sino all’esclusione di Smith e l’impiego di 4 lunghi stranieri. Una scelta estrema che nell’immediato ha dato qualche frutto a livello di prestazioni, ma che non poteva essere portata avanti lungo senza rischiare di spremere oltre il dovuto Barford e soprattutto Caupain, costantemente sopra ai 30’di utilizzo nell’ultimo mese.

Con Brown, si avrà un attaccante in più, si potranno scegliere anche quintetti coi tre piccoli o altri coi tre lunghi, con Thor o Cheatham da ala piccola, senza dover chiedere gli straordinari a Uglietti e Vitali. L’arrivo di Stephen Brown porterà però a un sacrificio sotto, e alla probabile fine di un altro dogma Priftis nei suoi anni biancorossi, quello di una coppia di centri stranieri e molto fisici. Nelle ultime settimane Williams si è conquistato il posto da titolare, in attacco e soprattutto in difesa. Difficile immaginare una rinuncia all’atletismo di Thor e tanto meno al talento offensivo di Cheatham, l’escluso fisiologico è Echenique, elegante e produttivo in attacco ma davvero poco efficace dietro.

Rimane il tema del cambio del centro. Qualche minuto lo darà Severini, qualche minuto le ali stranieri, e rimane sempre il mercato. Per ora siamo alle voci, ma Guglielmo Caruso, grande sogno estivo, sarebbe già all’addio con Napoli, mentre Cantù potrebbe rilasciare Okeke e ha accolto per un periodo di prova con Anthony Morse, 31enne centro americano con passaporto italiano grazie al matrimonio con una donna di Como, dove vive. Qualcosa si muove, anche tra i giocatori di spessore delle deluse della Serie A2. l© RIPRODUZIONE RISERVATA