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Calcio Serie B – L’analisi

Reggiana, dal miracolo al finale amaro: un 2025 a due facce

Wainer Magnani
Reggiana, dal miracolo al finale amaro: un 2025 a due facce

Il bilancio dell'anno premia la gestione del mister Dionigi con una salvezza storica. Ma il calo a dicembre e il record di sconfitte riaccendono l'allarme in casa granata

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Reggio Emilia È stato un finale di 2025 amaro per la Reggiana che ha ripetuto per due volte il record negativo di tre sconfitte consecutive. Era già successo con Sassuolo, Cremonese e Pisa, battute d'arresto che avevano determinato, dopo il 5 a 1 contro i neroverdi, l'esonero di Viali a favore di Dionigi. Una flessione di risultati preoccupanti anche se non hanno gli stessi connotati. Su questo aspetto occorre riflettere, perché se a Pescara la squadra ha sbagliato l'atteggiamento, non si può dire la stessa cosa al Ferraris contro la Sampdoria, dove i granata sono stati puniti da un discutibile episodio arbitrale. Un finale di 2025 ben diverso rispetto allo scorso anno dove i granata di Viali vinsero due partite di fila contro la Juve Stabia e Mantova. Un 2025 che si è aperto con il pareggio per zero a zero contro il Bari. Una partita (12 gennaio) passata alla storia, guarda caso, per l’arbitraggio di Prontera e il “caso” Dorval. Una crisi granata iniziata dopo il successo sul Palermo che poi ha determinato un ruolino di marcia con 4 punti in 8 partite: i ko col Suditorl e col Cesena, i tre pareggi con Frosinone, Carrarese e Catanzaro, la cocente sconfitta a Cosenza e il beffardo pareggio contro la Sampdoria fino alla debacle col Sassuolo che ha sancito il cambio dell'allenatore. Un fatto assai raro nella storia della Reggiana e soprattutto del patron Romano Amadei.

Un anno solare entrato nella storia del calcio granata per le quattro vittorie di fila che hanno determinato la miracolosa salvezza della Reggiana. Il tecnico Davide Dionigi ha ereditato la Reggiana da William Viali alla 31esima giornata, al 16esimo posto a 32 punti e dopo la sconfitta interna contro Cremonese e Pisa la Reggiana era precipitata 18° posto in classifica. Un'impresa determinata anche da eventi particolari, come la morte di Papa Francesco, che ha portato alla sospensione della partita in trasferta col Brescia, rinviata poi all'ultima giornata. Una sosta che ha permesso alla Reggiana di giocare al Mapei Stadium la “partita della vita” contro il Cittadella. Una vittoria che ha dato la spinta per imporsi al Braglia contro il Modena, superare lo Spezia e festeggiare la salvezza a 44 punti a Castellammare contro la Juve Stabia. Un ritorno a Reggio Emilia che i tifosi granata hanno festeggiato con un bagno di folla alla stazione Mediopadana. L'ultima partita a Brescia è stata di pura formalità. Sotto la gestione Dionigi la Reggiana ha iniziato la stagione alla grande conquistando 15 punti in 10 partite anche se ci sono state le amare sconfitte con Sudtirol e Monza. Una prima parte di stagione che ha visto i granata vincere i derby con Cesena, Mantova e Modena, oltre che il pari contro lo Spezia. Il derby col Modena, però, ha segnato una svolta, in negativo, nel cammino dei granata, almeno sotto il profilo dei risultati: 15 punti nelle prime 10 giornate e 5 nelle restanti 8 partite. Un 2025 che ha portato in dote alla Reggiana 40 punti e di questi 32 sono stati conquistati da Dionigi e 8 da Viali. Un bottino che colloca la Reggiana al nono posto nella classifica del 2025.  © RIPRODUZIONE RISERVATA